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Secondo i risultati di uno studio presentato dall'American Society of Anesthesiology, il 58,1% delle madri sintomatiche partorisce in circostanze d...
Secondo uno studio dell'Università di Harvard, il feto reagisce in modo differente a seconda del sesso se in gravidanza la mamma è positiva al Covid.
Secondo un nuovo studio sviluppato dall’Università di Harvard e pubblicato su Science Translational Medicine, nelle donne in gravidanza risultate positive al Covid, il feto reagisce in modo differente a seconda del sesso maschile o femminile.
Il team di studiosi ha sottolineato che la placenta maschile ha mostrato una maggiore attivazione immunitaria rispetto alla placenta femminile. Questo è risultato essere il primo studio ad analizzare le differenze di sesso nel trasferimento degli anticorpi di una madre dall’infezione da Covid al feto nonché il primo a esaminare le differenze di sesso nella risposta placentare all’infezione materna.
Secondo i risultati di uno studio presentato dall'American Society of Anesthesiology, il 58,1% delle madri sintomatiche partorisce in circostanze d...
Secondo la ricerca effettuata dal Prof. Andrea Edlow, autore senior dello studio e specialista in medicina materno-fetale presso il Massachusetts General Hospital (MGH), il feto nelle donne in stato interessante risultate positive all’infezione da Covid-19, ha una diversa reazione al virus a seconda se il bambino è maschio o femmina.
Lo studio ha esaminato un campione di 68 donne in gravidanza:
Si evidenzia che in entrambi i campioni esaminati, il sesso dei feti erano per metà maschi e metà femmine.
Per ciò che concerne lo studio analizzato, spiega il Dott. Edlow:
I livelli significativamente più alti di alcuni geni e proteine ​​associati a una maggiore attivazione immunitaria possono aiutare a proteggere i feti maschi dall’infezione da SARS-CoV-2 in utero, ma l’infiammazione risultante potrebbe comportare rischi per il feto e il bebè appena nato.
Quindi, il sesso del feto ha influenzato sia la capacità della mamma di generare anticorpi contro il Covid, sia di trasferirli al suo bambino.
Inoltre, i risultati dello studio affermano che le future mamme con Covid in gravidanza hanno trasferito meno immunità dal virus ai feti maschi rispetto a quelli femminili. Questo potrebbe influire sulla possibilità di un neonato di contrarre l’infezione da Covid.
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Da studi effettuati in precedenza i maschi adulti nonché i bambini e i neonati risultano maggiormente propensi a infezione da Covid con possibilità di sviluppare anche una malattia più grave rispetto alle femmine.
Allo stesso modo, dai risultati evidenziati dal nuovo studio di Harvard, anche i feti e i neonati maschi sono più suscettibili a una serie di esposizioni pre e perinatali rispetto alle femmine. Ed è per tale motivo che il team di studio ha esaminato sia la placenta che il sangue materno e il sangue cordonale di gravidanze affette da infezione Covid.
Inoltre, il Prof. Edlow ha specificato che le madri positive al Covid in gravidanza che hanno feti maschi producono livelli inferiori di anticorpi contro il virus rispetto alle madri che, invece, sono in attesa di bambine di sesso femminile. In conclusione, l’autore senior ha detto:
Vogliamo sapere cosa succede alla placenta quando le mamme vengono vaccinate contro il Covid in ciascuno dei tre trimestri e in che modo il sesso fetale influisce su tale risposta.
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