Vivere un disastro climatico mentre sei incinta può influenzare il bambino. Ecco come

Il Journal of Child Psychology and Psychiatry ha pubblicato uno studio secondo cui i bambini esposti all'Uragano Sandy (Stati Uniti, ottobre 2012) mentre si trovavano nel grembo materno, avevano rischi sostanzialmente più elevati di sviluppare depressione, ansia e e disturbi del neurosviluppo.

La crisi climatica porta con sé conseguenze disastrose. Negli Stati Uniti, dove gli uragani stanno aumentando in frequenza e intensità proprio a causa della situazione ambientale, i disastri climatici generano una serie di problemi molto evidenti: le abitazioni vengono danneggiate o distrutte, i quartieri si allagano, le imprese falliscono e le persone perdono il lavoro. Uno studio pubblicato nell’autunno 2022 suggerisce che questi disastri potrebbero causare altri effetti, ancora più insidiosi e a lungo termine, per chi li vive in stato di gravidanza (influenzando anche il bambino nell’utero).

La ricerca, pubblicata a settembre sul Journal of Child Psychology and Psychiatry, ha preso in esame 163 bambini in età prescolare e ha scoperto che quelli esposti all’Uragano Sandy (ottobre 2012) mentre si trovavano ancora nel grembo materno, avevano rischi “sostanzialmente” più elevati di sviluppare depressione, ansia e e disturbi del neurosviluppo, incluso l’ADHD. A raccontarlo è un articolo del Guardian.

Durante Sandy – come ha spiegato la dottoressa Yoko Nomura, autrice principale dello studio e professoressa di psicologia – i genitori in dolce attesa sono stati costretti a cambiare i loro piani parto, in modo che le proprie esigenze combaciassero con i fattori climatici esterni, principali fonti di stress: le dispense alimentari che si allagano, l’interruzione della corrente (che influisce sui servizi telefonici e Internet, rendendo difficile rimanere in contatto con amici e familiari, diventando un problema specialmente nel momento del bisogno), il dover accogliere in casa familiari o amici che perdono la propria abitazione e il dover passare, di conseguenza, una quantità di tempo significativa in corridoi stretti, insieme a diversi ospiti. Tutte cose che per una persona incinta possono risultare ancora più pesanti.

Tutto quello a cui riuscivo a pensare era quanto fossi stressata“, ha detto una partecipante allo studio, incinta nel periodo dell’Uragano Sandy. La donna in questione è entrata in travaglio prima del cesareo programmato e ha partorito senza epidurale: “Non so se lo stress abbia indotto [il travaglio] o… Avevo così tante altre cose da fare che semplicemente non prestavo attenzione al mio corpo“, ha affermato.

Lo stress in generale, e anche quello causato dai disastri climatici, può essere trasmesso al bambino nell’utero attraverso la placenta, perché essa fornisce nutrienti e ossigeno a un feto in crescita.

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