Da femmina o da maschio? E se non ci fosse bisogno di scegliere? Spesso i futuri genitori fanno fatica a uscire dal sistema binario, ma ci sono tantissimi e bellissimi nomi gender neutral tra cui poter scegliere. Ecco alcuni esempi (e perché farlo).

Perché scegliere un nome gender neutral?

La scelta di un nome gender neutral può essere dettata dalla volontà di non voler conoscere il sesso assegnato al bambino della nascita ma non voler aspettare il parto per scegliere un nome. Anche se sempre più spesso molte persone decidono di conoscere in anticipo – grazie all’ecografia morfologica o all’analisi del DNA fetale – la forma dei genitali o i cromosomi del feto, non è detto che vogliano aspettare l’ultimo momento per individuare il nome giusto.

In questo caso, un nome unisex faciliterà le cose per i futuri neogenitori.

La scelta di un nome di genere neutrale, però, può essere dettata anche da condizioni meno “pratiche”, come la volontà di sottrarsi al sistema binario che plasma la cultura e la società in cui viviamo, di crescere i figli al di là degli schemi di maschile e femminile precostituiti e di dare loro un nome che possano, se lo desiderano, mantenere proprio anche nel caso in cui la loro identità di genere non dovesse corrispondere al sesso assegnato alla nascita.

I nomi unisex più belli e il loro significato

Andrea

Andrea è probabilmente il nome unisex più conosciuto. In Italia lo usiamo sopratutto per al maschile, ma è usato moltissimo anche per le donne, in particolare all’estero, dove è un nome femminile, nonostante il suo significato.

L’origine del nome è greca, da “Andréas” (che deriva a sua volta da andrós), e si riferisce all’uomo (inteso come maschio) e più in generale alla mascolinità. Viene anche ricondotto ad ἀνδρεία (andréia), che indica “forza”, “valore”, “coraggio”.

L’onomastico viene festeggiato il 30 novembre, in onore di Sant’Andrea apostolo.

Celeste

Al contrario di Andrea, Celeste è un nome che viene scelto prevalentemente per le bambine. Si tratta in realtà di un nome ambigenere, come dimostra lo stesso onomastico: anche se può essere festeggiato in date diverse (14 ottobre o 11 settembre), infatti, si riferisce sempre a Santi e non a Sante.

L’origine del nome risale al tardo nome latino Caelestis, basato sul termine caelestis (“celeste”, “celestiale”, “paradisiaco”, da caelum, “cielo”, da cui anche Celestino) e significa “venuto dal cielo”. In alcuni casi, può fare riferimento anche al colore celeste. Anche una variante più contemporanea della derivazione cromatica, Blue, è un nome unisex che sta diventando molto popolare.

Felice

Oggi prevalentemente maschile, in passato era diffuso anche come nome proprio femminile. Il significato è facilmente intuibile: deriva dal cognomen romano Felix, basato sul termine felix, felicis, che aveva il doppio significato di “fortunato”, “che ha successo”, “fruttifero”, e, per estensione, di “felice”, “contento”.

L’onomastico si festeggia il 14 gennaio (San Felice di Nola), il 30 settembre (Beata Felicia Meda) o il 15 novembre (San Felice di Nola).

Alex

Abbreviativo di Alessandro o Alessandra, ne condivide l’origine greca e il significato come “colui che protegge o salva da un pericolo”. Più utilizzato per i bambini, sta sta diventando uno dei nomi gender neutral molto popolare in alternativa a nomi più comuni come Alexia.

L’onomastico si festeggia generalmente assieme a quello di Alessandro (1 dicembre) o Alessandra (20 marzo).

Diamante

Poco diffuso ma molto apprezzato tra chi cerca un nome genere neutral, Diamante ricorda la pietra preziosa e deriva dal termine greco Adamas, “indomabile, inflessibile, indistruttibile”.

Il nome è già presente nella mitologia greca: Adamante è uno dei soldati che partecipò alla guerra di Troia e un personaggio dell’Iliade di Omero. Come tutti i nomi non portati da alcun santo, è adespota e l’onomastico si festeggia il giorno di Ognissanti, che è il 1º novembre.

Elia

Elìa deriva dal nome ebraico אֱלִיָּהוּ (‘Eliyyahu), composto dai termini El (“Dio”) e Yah (abbreviazione di “Yahweh”): può essere quindi interpretato come “Yahweh è Dio” o “il mio Dio è Yahweh”. L’etimologia è analoga a quella di Gioele, ma gli elementi che compongono il nome sono invertiti.

Si tratta di un nome utilizzato quasi esclusivamente al maschile, ma soprattutto in passato era più comune dare alle bambine il nome di Èlia: non si tratta però del suo femminile, ma di un omografo. Èlia è infatti la forma italiana femminile del nome Èlio.

Elìa ed Èlia, quindi, non sono esattamente lo stesso nome utilizzato sia per bambine che per bambini, ma molte persone li considerano una variante dello stesso termine e in molti casi viene quindi utilizzato come unisex.

Nicola

In Italia è considerato quasi sempre un nome maschile, ma all’estero viene utilizzato anche per le bambine e si sta progressivamente affermando anche da noi tra i nomi genere neutral.

L’origine è nel greco antico Νικόλαος (Nikòlaos), poi latinizzato in Nicolaus. Composto da νίκη (nìke, “vittoria”) e λαός (laòs, “popolo, folla”), può essere interpretato come “vittoria del popolo”, “popolo della vittoria”, oppure “vincitore del popolo” o “vincitore fra il popolo/fra i popoli”.

L’onomastico si festeggia il 6 dicembre.

Fiore

Sia maschile che femminile, Fiore è uno di quei nomi che vengono definiti origine fitonimica, che derivano cioè cioè da un nome della natura (un fiore, appunto, o una pianta). È un nome molto raro, che viene dato a pochissimi bambini e bambine ogni anno, che punto di vista etimologico risale al latino flos, florem, che significa, prevedibilmente “fiore”.

L’onomastico viene festeggiato il 31 dicembre.

Sasha

A volte scritto anche Sacha, è un nome unisex molto diffuso nel mondo slavo e russo. È un ipocoristico (vezzeggiativo-diminutivo) dei nomi russi Aleksandr (Александр) e Aleksandra (Александра), per questo il suo significato è lo stesso di quello dei nomi da cui deriva: “protettore di uomini”, “difensore di uomini”, oppure “che presta soccorso agli uomini”.

L’onomastico può essere festeggiato sia come adespota il 1 novembre, sia assieme a quello di Alessandro (1 dicembre) o Alessandra (20 marzo).

Elliot

Nato come abbreviazione di Elias/Elia, è un nome di origine ebraica che significa “Il Signore è il mio Dio”, “Dio in alto”. L’uso dopo il XVI secolo è probabilmente da attribuirsi alla ripresa del cognome inglese Elliot, a sua volta derivato dal nome. Essendo adespota, l’onomastico si festeggia per Ognissanti.

Sebbene si tratti di un nome prevalentemente maschile, soprattutto negli Stati Uniti è diffuso anche tra bambine e ragazze, come la Dottoressa Elliot Reed di Scrubs.

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