
Infertilità di coppia: come riconoscerla, quali sono le cause e i rimedi
Quando una coppia non riesce ad avere figli si parla di infertilità, una condizione che può essere definita anche secondaria, nel caso in cui ci ...
Quali sono gli esami per la fertilità maschile e femminile: come si fanno e quando, quali sono i valori normali e la loro affidabilità.
In Italia, secondo le stime dell’Istituto superiore di Sanità, circa 15 coppie su 100 ha problemi di fertilità che provocano problemi nella ricerca di una gravidanza. Se la donna ha più di 35 anni, poi, è consigliabile non aspettare più di 6 mesi prima di effettuare degli esami specialistici.
Spesso è sufficiente proseguire con i tentativi per qualche altro mese per riuscire a concepire, in altri casi invece vengono evidenziate situazioni per cui l’instaurarsi di una gravidanza può risultare “fisicamente” molto difficile (se non quasi impossibile), e a quel punto si possono valutare percorsi di procreazione assistita, quando possibile.
Nel mezzo si trovano tutti gli esami utili a indagare la fertilità e lo stato della salute riproduttiva dell’uomo e della donna: statisticamente, infatti, l’infertilità deriva sia da cause maschili che femminili.
Una nozione oggi ormai consolidata ma per nulla scontata: fino a poco tempo fa l’infertilità era considerato un problema esclusivamente femminile.
La scienza ha però dimostrato che non è affatto così. In particolare, come evidenzia il Registro nazionale della Procreazione medicalmente assistita, le cause di infertilità si possono dividere così:
- infertilità maschile: 29,3%
- infertilità femminile: 37,1%
- infertilità maschile e femminile: 17,6%
- infertilità idiopatica (di cui cioè non è possibile identificare la causa): 15,1%
- fattore genetico: 0,9%
Quando una coppia non riesce ad avere figli si parla di infertilità, una condizione che può essere definita anche secondaria, nel caso in cui ci ...
Tra gli esami per la fertilità femminile si trovano esami di primo livello e indagini più approfondite. Tra gli esami utili per una prima indagine dello stato di fertilità della donna si trovano:
Alcuni dei motivi che portano a problemi di fertilità nella donna sono: infezioni, mancata ovulazione, anomalie dell’apparato riproduttivo, pervietà delle Tube di Falloppio. Vediamo dunque nel dettaglio quali sono gli esami utili per riconoscerli.
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Nella fase di studio della coppia infertile, è opportuno effettuare il dosaggio di ormoni specifici (prolattina, gonadotropina e ormoni tiroidei).
Se le indagini volte a valutare lo stato ovulatorio rilevano che quest’ultimo è normale, è opportuno eseguire dei test diagnostici specifici, come:
Per indagare eventuali cause genetiche può essere utile la cosiddetta mappa cromosomica, prescritta soprattutto nei casi di poliabortività e nei procedimenti della fecondazione in vitro. Anche la sonoisteroslpingografia può essere prescritta per valutare lo stato di salute delle tube di Falloppio.
Per valutare la fertilità dell’uomo viene analizzato il suo liquido seminale. L’esame più noto è lo spermiogramma, che va ripetuto una seconda volta a distanza di tempo: saranno i due esiti a dare un quadro della situazione.
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Oltre allo spermiogramma all’uomo vengono prescritti diversi altri esami per valutare la fertilità. Vediamoli nel dettaglio:
Se l’esito degli esami (sull’uomo e/o sulla donna) segnala la presenza di problemi di fertilità può essere opportuno, dietro consulenza medica, rivolgersi a uno dei Centri per la procreazione medicalmente assistita.
Articolo originale pubblicato il 2 aprile 2019
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