Dosaggio del progesterone: quando farlo e quali sono i valori
Il dosaggio è del progesterone è un esame che si esegue facendo delle comuni analisi del sangue, e serve a misurare i livelli di questo ormone fondamentale per la gravidanza.

Il dosaggio è del progesterone è un esame che si esegue facendo delle comuni analisi del sangue, e serve a misurare i livelli di questo ormone fondamentale per la gravidanza.
Il progesterone è un ormone presente sia nel corpo maschile, sia in quello femminile. Tuttavia sono le donne a registrare valori più alti, visto che è prodotto principalmente dalle ovaie, in particolar modo dalla corticale del surrene e dal corpo luteo. In caso di gravidanza, è prodotto dalla placenta, e il suo valore cresce sempre di più di trimestre in trimestre.
Perché è così importante fare il dosaggio del progesterone?
Questo ormone gioca un ruolo estremamente rilevante: serve per restare incinta. Fare il test per misurare i valori di progesterone, dunque, è fondamentale per capire se ci sono o meno potenziali problemi di fertilità. In più è presente anche durante tutto il corso della gravidanza, perché serve a proteggere il feto e a permettere di raggiungere la data presunta del parto in tutta tranquillità.
Ma procediamo con ordine e cerchiamo di chiarire a cosa serve, sotto tutti gli aspetti, il dosaggio del progesterone prima e durante la gravidanza e quando è opportuno sottoporsi al test.
Il dosaggio del progesterone è un esame che il medico curante, in genere il ginecologo, può ordinare per capire se ci sono tutti i presupposti per una gravidanza, o durante la gravidanza stessa per monitorarne l’andamento.
In sostanza serve per capire se una donna ha problemi a rimanere incinta o meno e i risultati riveleranno se c’è ovulazione o meno e a diagnosticare potenziali problemi di fertilità e, eventualmente, gestirli, ma anche per controllare che la gravidanza proceda per il meglio.
Se da una parte questo esame si effettua per capire se è possibile o meno ad avviare una gestazione, dall’altra può essere richiesto dal dottore se si insidia il sospetto della presenza di una gravidanza extrauterina: in tal caso il livello di progesterone sarà molto basso, ben al di sotto del valore normale.
Nel caso in cui si sospetti l’infertilità il medico richiederà dunque tra i vari esami quello del dosaggio del progesterone, che si effettua su un campione di sangue. Il prelievo di sangue va fatto qualche giorno dopo l’avvenuta ovulazione, ovvero durante la fase luteale.
Ad ogni modo sarà il medico, dopo aver raccolto tutte le informazioni sul ciclo mestruale e le possibili problematiche (flusso abbondante, dolore intenso durante le mestruazioni), a individuare qual è il giorno adatto per effettuare il prelievo.
Per eseguire il test, che può mostrare valori di progesterone diversi nel corso della giornata, bisogna informare il dottore di tutti i farmaci e integratori che si assumono, perché i risultati potrebbero apparire alterati.
Il livello sierico di progesterone si misura in nanogrammi per decilitro, o millilitro, quindi sul foglio delle analisi si leggerà questa sigla: ng / dL oppure ng / mL.
È importante sapere che il livello di progesterone nel sangue di una donna fertile è basso all’inizio di ogni ciclo, aumenta e raggiunge il picco diversi giorni dopo l’ovulazione e poi torna a diminuire notevolmente, a meno che non si sia instaurata una gravidanza.
Di seguito vi riportiamo i valori di progesterone, che sono ritenuti normali a seconda dei casi analizzati:
Se i risultati dovessero essere considerati fuori dalla norma, allora bisognerà ripetere il test.
È possibile che i valori alterati dipendano da altre cause, come un cancro ovarico o surrenale, se il progesterone è alto. Se il valore del progesterone invece è basso può indicare irregolarità del ciclo mestruale, assenza di ovulazione, gravidanza extrauterina, aborto spontaneo o morte fetale.
Sarà il medico in ogni caso a interpretare i risultati dell’esame e a fornire alla paziente tutte le informazioni utili.
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