Le tube di Falloppio sono due organi cavi a struttura tubolare presenti nell’apparato riproduttivo femminile. Analizzate e descritte perfettamente nel Cinquecento dal botanico e anatomista italiano Gabriele Falloppio, sono elementi essenziali per la fertilità della donna. Una eventuale patologia a loro carico potrebbe, infatti, compromettere l’instaurarsi di una gravidanza. Le tube danneggiate, infiammate, ostruite e occluse sono motivi ostativi affinché l’ovulo possa attraversarle correttamente ed essere fecondato.

Che cosa sono le Tube di Falloppio?

Le tube di Falloppio, anche dette salpingi o trombe uterine, sono due elementi cavi tubolari disposti simmetricamente nell’apparato riproduttivo del corpo femminile. Le tube hanno una lunghezza di circa 8-18 centimetri e un diametro di 1-3 millimetri. Sono rivestite dal peritoneo e collegate alla cavità peritoneale attraverso le mesosalpingi. Le tube uterine rappresentano il collegamento tra le ovaie e l’utero. Ciascuna tuba è collegata al rispettivo ovaio dall’alto attraverso l’infundibolo, una struttura a forma di imbuto che avvolge l’ovaio.

Attraverso le tube di Falloppio, l’ovulo sganciato dalle ovaie raggiunge l’utero. È proprio in questo tragitto tubarico che l’ovocita può essere fecondato con più facilità per diventare zigote e tentare la nidazione nell’utero. In caso di problemi di fertilità e difficoltà a rimanere incinta, una delle prime indagini consigliate nella donna è lo studio della pervietà tubarica. In prima istanza, dopo un’ecografia interna, si procede con la sonoisterosalpingografia per verificare lo stato di salute delle tube.

I dati del Registro Nazionale sulle Tecniche PMA riportano che nel 2016 il fattore di patologia tubarica ha rappresentato la seconda causa di infertilità femminile. Le tube in buona salute devono essere pervie, integre, capaci di contrattilità e con una mucosa sana. Solo così possono svolgere appieno la loro funzione.

Eventuali problemi alle tube possono essere causati da infezioni pelviche, dispositivi intrauterini, appendice rotta, intervento chirurgico in sede pelvica o addominale inferiore, infiammazioni che possono danneggiare l’apparato riproduttivo (come la tubercolosi), batteri specifici, gravidanza extrauterina.

3 problemi o malattie delle tube di Falloppio

1. Tube di Falloppio ostruite o chiuse

L’ostruzione delle tube è asintomatica e rappresenta una causa meccanica di infertilità. Una eventuale ostruzione delle tube influisce sul corretto e fisiologico nutrimento dell’ovulo, oltre che della sua eventuale fecondazione da parte dello spermatozoo per una possibile gravidanza.

Le cause di ostruzione delle tube sono fondamentalmente due: malformazione congenita oppure infiammazione acuta o cronica.

In alcune donne, comunque, la patologia può riguardare solamente una delle due tube. In questo caso, la tuba pervia (ossia quella sana) può svolgere la sua funzione e consentire la fertilità della donna.

Sbloccare o aprire le tube richiede un intervento ginecologico che si effettua solitamente attraverso una laparoscopia. Con questo intervento si tenta di liberare le salpingi da eventuali ostruzioni o aderenza.

2. Tube di Falloppio infiammate (salpinginte)

Si definisce salpingite l’infiammazione delle tube di Falloppio.

Esistono svariati tipi di flogosi tubarica, ma tutte hanno una causa comune: sono provocate da batteri che si annidano nell’utero attraverso la vagina. I batteri che causano questo genere di infiammazioni sono:

  • stafilococchi;
  • streptococchi;
  • gonococco;
  • bacilli tubercolari.

Le infiammazioni tubariche si distinguono in flogosi acute e flogosi croniche. Una salpingite acuta si riconosce per il dolore forte e pungente al basso ventre proprio dopo la fine del ciclo. Nei primi giorni dopo la mestruazione, la salpingite si manifesta con fitte e dolori lancinanti in corrispondenza di un ovaio, e aumenta nel tempo. Il dolore è accompagnato da nausea e vomito, rialzo della temperatura, perdite vaginali pruriginose, perdite ematiche inaspettate.

La diagnosi di salpingite avviene attraverso esami clinici: analisi del sangue, ecografia interna pelvica, biopsia del tessuto vaginale e del collo dell’utero. Questo, al fine di riconoscere il batterio che ha scatenato l’infiammazione. La terapia è farmacologica con la somministrazione di antibiotici specifici in grado di colpire lo specifico batterio.

3. Tube di Falloppio compromesse per gravidanza extra-uterina

Si definisce gravidanza ectopica (o extrauterina) la nidazione dello zigote fuori dall’utero che è l’unica sede in grado di garantire lo svolgimento corretto della gestazione. Può capitare che vi sia un annidamento prematuro all’interno della tuba. In questo caso si parla di gravidanza tubarica che si distingue a seconda della porzione di tuba in cui è avvenuta la nidazione. Questa può essere interstiziale, istmica, ampollare o fimbrica.

Una gravidanza tubarica non può avere esito positivo. In alcuni casi, la gravidanza tubarica si risolve spontaneamente. Negli altri casi, il trattamento è chirurgico e può compromettere la salute della tuba interessata dall’intervento.

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