Anonimo

chiede:

Salve dottore, in ottica di ricerca di una gravidanza, a settembre ho effettuato delle analisi preconcezionali, scoprendo di avere toxoplasmosi in atto (IgM positivo, IgG=656, avidità=0,13). Ho ripetuto gli esami dopo aver atteso quasi tre mesi ma l’infezione sembrava ancora in atto (i valori erano IgM positivo, IgG=958, avidità non analizzata)

Il 26 gennaio ho nuovamente ripetuto gli esami (provando ad esplicitare la richiesta di avidity per cercare di datare meglio il principio di infezione e capire quando potrò essere fuori pericolo), ma anche questa volta i valori erano IgM positivo, IgG=241, avidità non analizzata.

Essendo passati 5 mesi dalle prime analisi pensavo di esserne fuori, ma così non sembra. Cosa mi consigliate di fare? Ripetere i soliti esami fra un mese, aggiungerne altri? Oppure una volta passati 6 mesi posso considerarmi “fuori pericolo”? Vorrei iniziare a cercare la gravidanza il prima possibile, ma partire coscienziosamente con tutto a posto.

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Gentile signora, non mi è del tutto chiaro il motivo per cui il laboratorio cui si è rivolta non abbia dosato l’avidità delle IgM (ricordo che l’avidità serve a stimare il momento di insorgenza dell’infezione). La prudenza le impone di ripetere gli esami con avidità per poi ricercare la gravidanza solo quando questi siano tranquillizzanti. Se ha difficoltà a districarsi nei tempi e parametri faccia gestire la cosa da uno specialista infettivologo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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