Anonimo

chiede:

Buongiorno, vorrei sapere se l’interdizione per lavoro a rischio è compatibile con un tirocinio formativo universitario non retribuito, non contrattualizzato, con un impegno settimanale di una o due volte al massimo in cui si svolge un’attività formativa non a rischio.

In particolare sono una lavoratrice a tempo indeterminato presso un laboratorio d’analisi, dove per la mansione che ricopro sono a rischio biologico in quanto manipolo campioni biologici e sto tante ore in piedi. Come specializzanda svolgo un tirocinio formativo in una mansione superiore, quindi addetta alla validazione degli esami e pertanto affianco il dirigente che valida gli esami e mi spiega come interpretare i risultati.

Questa attività si svolge seduta al computer e non manipolo materiale biologico pur essendo in laboratorio. Si svolge massimo due volte a settimana, in maniera non retribuita. Posso continuare a svolgere il tirocinio? E potrà continuare a farlo anche quando sarò in maternità obbligatoria?

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Salve, trattandosi di interdizione conseguente alla nocività dell’ambiente di lavoro e non alle complicanze della gravidanza, ritengo possa continuare con l’attività di tirocinio formativo, soprattutto se non contrattualizzato. Quanto al periodo di congedo obbligatorio le consiglio di proseguire nel tirocinio solo laddove ci sia il consapevole benestare dell’ente formativo e se, appunto, continua ad essere non contrattualizzato. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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