Anonimo

chiede:

Gentilissimo dottore, sono una donna di quarantaquattro anni in buona salute, impegnata professionalmente in un’attività libera. Ho due figli maschi, uno di nove anni e l’altro di sei e mezzo, che seguo in palestra e a scuola. Sono quindi anche fisicamente molto attiva insieme a loro. Negli ultimi mesi mi è balenata l’idea di un terzo figlio, cosa che non ho rivelato a nessuno, perchè un pò me ne vergogno. Quali sono le conseguenze che deriverebbero da questa mia scelta, sarebbe rischioso per la mia salute o rischioso per il bambino? Da premettere che ho già subito due cesarei, ho la vescica un pò bassa, ma non mi da per adesso nessuna complicazione. Le probabilità legate ad un figlio down sono veramente così alte? Potrei anche morire? Potrei non essere in grado di fare tutto quello che faccio adesso con i miei figli? La ringrazio fin d’ora. Saluti.

Cara Lea, la risposta è sì a tutte le domande, anche la più estrema, ma se è per questo, anche a 18 anni. Vediamo di trovare un pò di ottimismo: per il Down l’incidenza è elevata alla sua età, circa un caso su 50. Ma per questo c’è la possibilità della villocentesi o dell’amniocentesi. Il terzo cesareo oggi lo facciamo molto spesso. Problemi fisici particolari, se non ha problemi di salute (per es. ipertensione, obesità, tabagismo, predisposizione alle tromboflebiti, ecc.) non sono superiori rispetto ad età inferiori. E soprattutto sia cosciente dell’età che lei avrà, quando il nuovo figlio sarà adolescente e se se la sente di affrontare l’impresa, che oltretutto già si appresta a fare con i suoi figli. Ricordi che un figlio non si ha solo per la propria soddisfazione personale. Perdoni l’invadenza di queste ultime considerazioni, ma valgono a mio avviso quanto le paure di problemi fisici. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo