Anonimo

chiede:

Gentili Dottori buongiorno,
un paio di mesi fa avete gentilmente risposto alla mia richiesta riguardo
un mio problema di “perdite ematiche a metà ciclo” e volevo aggiornarvi
sulla mia situazione (non ancora chiarita, purtroppo..) per chiedervi un
ulteriore parere.
Vi riepilogo brevemente la mia situazione: ho 36 anni e sono mamma di due
bimbe, la più piccola delle quali ha 2 anni. Ho sempre avuto un ciclo
molto regolare (30 giorni), ma da quando mi è ritornato dopo
l’allattamento dell’ultima bimba, è diventato “anomalo”, nel senso che ho
cominciato ad osservare che puntualmente a partire dal 10° giorno del
ciclo, cominciano delle perdite marroni miste a muco, che si fermano in
genere subito dopo l’ovulazione (identificata quasi ogni mese con stick
persona).
Da un paio di mesi a questa parte, però, le perdite dal 10° al 16° giorno
sono diventate più abbondanti e più simili a sangue. Su consiglio del
ginecologo (e anche vostro..) ho fatto l’isteroscopia, ma purtroppo il
giorno dell’appuntamento è capitato proprio quando mi sono cominciate
queste perdite (12° giorno), per cui quando ho fatto l’isteroscopia il
ginecologo mi ha detto che la parete dell’utero era “.rivestita di uno
strato di sangue e maglie di fibrinogeno” non poteva visualizzarla bene.
Per questo mi ha detto di ripetere l’isteroscopia prima del decimo giorno
cioè prima che ricomincino queste perdite cicliche.
Sono un po’ dispiaciuta perchè devo ripetere nuovamente questo esame “un
po’ antipatico” e poi perchè con mio marito desideriamo un’altra
gravidanza e non sappiamo se questi problemi ci possano ostacolare.
Consideri che per avere le mie bimbe ho già sofferto abbastanza (aborto
alla 17-esima settimana, laparoscopia con isterosalpingografia, operazione
per utero setto, operazione di varicocele x mio marito e altri vari
“intoppi”..).
Volevo chiedervi:
1) queste perdite ematiche, sebbene spesso ci sia l’ovulazione (confermata
dagli stick), possono impedire una gravidanza?
2) lo “strato di sangue e maglie di fibrinogeno” sulla parete dell’utero a
metà ciclo potrebbe ostacolare un corretto impianto dell’embrione ?
3) In caso queste perdite ematiche fossero dovute a problemi ormonali,
come si potrebbe correggere la situazione per avere la possibilità di una
gravidanza?
Vi ringrazio della vostra disponibilità e della vostra grande esperienza.
saluti

Gentile signora,
premesso che una corretta diagnosi isteroscopica potrebbe fornire
informazioni basilari, si può ipotizzare che, se non è tutta la superficie
interna dell’utero a sanguinare e ad essere interessata dai fenomeni
coagulativi (maglie di fibrinogeno), teoricamente l’ovulo fecondato può
disporre di zone adatte per l’attecchimento anche in presenza di fenomeni di
spotting (ma sicuramente un ambiente uterino così modificato non favorisce
la risalita dei gameti maschili che devono incontrare l’ovulo in una tuba).
La gestione di eventuali problemi ormonali “a monte” del recettore uterino
presuppone invece il ricorso a tecniche di fecondazione assistita previa
stimolazione ovarica controllata in adeguato ambiente specialistico.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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