Anonimo

chiede:

Salve, sono al quinto mese di gravidanza e vorrei dare le dimissioni dal mio posto di lavoro.
Purtroppo, l’azienda in cui lavoro è in una situazione precaria: spesso prendiamo lo stipendio con molto ritardo e sono pieni di ingiunzioni di pagamento e cause. La mia domanda è: la lavoratrice che si dimette in gravidanza ha diritto alla NASpI, a un sussidio o a qualche altro tipo di sostentamento? Grazie

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Buongiorno, se ricorrono gli estremi (es. mancato pagamento delle retribuzioni protratto per almeno due mesi) può rassegnare le dimissioni per giusta causa e beneficiare dell’indennità NASpI prima, e dell’indennità per congedo di maternità, poi. Se non ricorrono gli estremi della giusta causa e rassegna comunque le dimissioni, non potrà beneficiare dell’indennità NASpI, ma solo del congedo di maternità: in quest’ultimo caso, tuttavia, occorre che non siano decorsi più di 60 giorni tra l’ultimo giorno di lavoro e l’inizio del congedo. Le consiglio, pertanto, di attendere questo termine prima di rassegnare le dimissioni.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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