Anonimo

chiede:

Sono una donna di 36 anni e stiamo cercando di avere un bambino. Io ho delle intolleranze alimentari che mi sono state diagnosticate da un alimentarista, sono intollerante al lattosio e all’olio di oliva e derivati. Sarà un problema per la dieta durante la gravidanza? Io bevo il latte di soia e formaggi di capra non freschi ma stagionati. Compensano il calcio necessario per il bambino? Non utilizzo burro ma olio di mais, di soia e di semi di girasole uso la margarina (poca) senza grassi insaturi. Sono preoccupata. Grazie

Gentile lettrice, l’intolleranza all’olio di oliva non è documentata come entità clinica rilevabile né in ambito gastroenterologico né in ambito allergologico, non c’è in letteratura scientifica, non sono descritti da nessuna parte segni, sintomi, diagnosi e trattamento. In una parola, non esiste: è un’invenzione. Se fosse una mia paziente, ovviamente dopo un’accurata valutazione anamnestica sull’eventuale presenza di una reazione avversa, le consiglierei di reintrodurre il preziosissimo olio di oliva ed abbandonare i prodotti che dice di utilizzare come fonte di lipidi. Per quanto riguarda il lattosio, quella si che è un’intolleranza alimentare propriamente detta e, ammesso che le sia stata diagnosticata tramite breath test (cosa che – non so perché – sospetto non sia avvenuta), deve essere opportunamente gestita con una alimentazione senza lattosio, che è presente ovviamente anche nei formaggi di capra, in molti affettati, ma quasi assente in alcuni tipi di latte di mucca attualmente in commercio, che però contengono la stessa quantità di calcio dei latti “normali”, oltre alla vitamina D necessaria al suo assorbimento.
Cordialmente,

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Nutrizionista