Joana

chiede:

Buongiorno, ho 16 anni. Questo mese il ciclo non aveva intenzione di arrivare e io ogni giorno stavo sempre peggio fra mal di schiena, mal di pancia persistenti e, in alcuni momenti, forti nausee improvvise dovute all’odore o alla vista di determinati cibi o di sigarette. Preoccupata, ho deciso di comprare un test di gravidanza in farmacia ed è risultato positivo: ne ho parlato subito con il mio ragazzo e, dopo svariate riflessioni, abbiamo deciso di tenerlo. Il problema, oltre alla mia minore età, alla mancanza di una casa mia e di soldi (oltre ovviamente agli studi) è il modo in cui dirlo a mia madre. Lei è una donna complicata e terribilmente insensibile tanto che, anni fa, mi vietò di vedere o sentire le mie sorellastre. Ho paura che, se glielo dicessi, lei mi possa obbligare ad abortire o che faccia in modo di non farmi più vedere il mio ragazzo, che per altro lavora (ha 18 anni appena compiuti) ed è disposto a darmi tutti i soldi che riuscirà ad ottenere per la cura del bimbo e a starmi vicino psicologicamente, non solo durante i 9 mesi di gravidanza. Inoltre, essendo io una persona terribilmente stressata e facilmente irritabile, ho il terrore che per il resto dei 9 mesi mia madre mi rinfacci quanto io sia una delusione e di come, sempre di più, io pesi sulle sue spalle. Non so cosa fare. Ho paura di tante cose, ma per ognuna riesco in qualche modo – anche se faticosamente – a vedervi una via d’uscita, ma mia madre mi preoccupa. Ho paura a dirglielo e non sono sicura di essere psicologicamente pronta ad aprire un’altra guerra fra noi. Come faccio a dirglielo? E soprattutto, glielo devo dire subito o devo aspettare la fine dei primi 3 o 4 mesi in modo che l’aborto sia ormai acqua passata? La prego, mi aiuti perché sono disperata. Grazie per il suo tempo.

Cara ragazza, la situazione che sta vivendo è decisamente impegnativa, ed è comprensibile la sua preoccupazione (essendo minorenne) nel parlarne con sua madre, con cui i rapporti già sono difficili e faticosi. Quello che mi sento di consigliarle è di non rimanere sola in questo momento, ma di parlarne magari in un consultorio per essere aiutata a capire come affrontare il discorso con sua madre nel miglior modo possibile e per essere supportata in questa esperienza così bella ma anche così tanto impegnativa. La vicinanza del suo compagno in termini affettivi ed economici renderà il tutto più affrontabile, ma è importante che lei si senta affiancata e guidata anche da altre figure di riferimento. I migliori auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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