
Il rubeo test è un esame per identificare il virus della rosolia, particolarmente aggressivo in gravidanza: come si svolge l'esame e quali sono i ...
La rosolia è una malattia infettiva con un decorso generalmente benigno e lieve, specialmente nei bambini; ma in alcuni casi, molto rari, può portare a gravi complicanze. L'esperta ci spiega sintomi, cause, modalità di contagio e di cura, i rischi e le conseguenze della rosolia nei più piccoli.
Ne parliamo con la dottoressa Pilar Nannini.
Il rubeo test è un esame per identificare il virus della rosolia, particolarmente aggressivo in gravidanza: come si svolge l'esame e quali sono i ...
Dottoressa Nannini, cos’è la rosolia e quali sono le cause?
La rosolia è una malattia infettiva di origine virale, causata dal virus chiamato Rubivirus. Si tratta di una malattia esantematica: si manifesta con un’eruzione cutanea, che è molto simile a quella del morbillo e della scarlattina; per questo a volte è difficile effettuarne la diagnosi clinica.
Parliamo di una malattia pericolosa o no?
La rosolia è molto infettiva ma tendenzialmente innocua, se contratta durante l’infanzia: nella maggior parte dei casi ha un decorso benigno e lieve; naturalmente va trattata con tutte le dovute precauzioni. Può essere invece molto pericolosa se contratta in gravidanza, oppure nel caso in cui si evolva in encefalite da rosolia, che è il motivo per il quale si ricorre al vaccino.
Quali sono i sintomi tipici della rosolia?
I sintomi tipici, quando presenti, sono quelli di un normale virus: si possono avere febbre, mal di testa, linfonodi gonfi, oppure delle macchioline rosate o di color rosso pallido che non hanno la tendenza a confluire in eruzioni cutanee vere e proprie, e possono essere anche sfumate. L’eruzione cutanea si manifesta inizialmente sul viso e sul collo, e poi si estende al resto del corpo.
Quali sono le modalità di contagio della rosolia?
Questa malattia si trasmette per via aerea, attraverso delle goccioline: quindi con tosse, starnuti, ma anche semplicemente parlando. La rosolia è molto infettiva; le persone che la contraggono sono in grado di trasmettere l’infezione da 7 giorni prima ai 4 giorni successivi alla comparsa dell’eruzione cutanea, che a volte, però, può non manifestarsi.
Qual è il tempo di incubazione?
Il periodo di incubazione per il manifestarsi della malattia va da 12 a 23 giorni. Possiamo parlare, tendenzialmente, di 2 settimane.
Come funziona il vaccino per la rosolia?
Il vaccino per la rosolia viene proposto nell’attuale calendario vaccinale in due dosi: la prima viene effettuata tra i 13 e i 15 mesi, e la seconda tra 5 e 6 anni. Per gli adolescenti e gli adulti che vogliono vaccinarsi (come per esempio le donne che progettano una gravidanza) e non hanno mai fatto il vaccino sono previste due dosi a distanza di 4 settimane.
Come bisogna trattare la rosolia nei bambini?
Innanzitutto è opportuno contattare il proprio pediatra nel momento in cui compare un esantema per poter fare una diagnosi. L’evoluzione, nella maggioranza dei casi, è benigna: la rosolia si deve trattare semplicemente con degli antipiretici (come il paracetamolo per la febbre) e senza antibiotici (che vanno assunti solo nel caso di un’infezione batterica).
Quali sono le maggiori complicanze della malattia?
La rosolia può portare delle complicanze in piccole percentuali: parliamo principalmente di artriti acute, se si contrae la malattia in età adolescenziale o adulta. Se contratta in gravidanza, le possibili complicanze sono molto serie, perché il virus passa alla placenta e successivamente a tessuti e organi, con un possibile rischio di aborto, malformazioni del feto, lesioni, ritardo dello sviluppo psicofisico.
Ci ha detto che nei bambini la rosolia ha generalmente un decorso lieve e benigno. Quali sono per loro le conseguenze e i possibili rischi?
Nei bambini le complicanze riguardano la diminuzione del numero di piastrine (trombocitopenia); parliamo di 1 caso su 3000. L’altra complicanza, più temuta, è l’encefalite. Si tratta di un rischio ancora più raro perché compare in 1 caso su 5000, ma è una patologia seria, che può essere anche mortale.
La storia non è mai solamente passato, ma ha un importante valore educativo. Ecco perchè parlarne anche e soprattutto ai bambini.
Il bambino tossendo emette un verso stridulo particolarmente inquietante? Forse è laringite, comunemente chiamata anche tosse da foca (o abbaiante...
Tutto quello che c'è da sapere sulle malattie reumatiche in età pediatrica con indicazioni sui principali segni da monitorare.
Perchè si parla di febbre da fieno per la rinite allergica che non dà febbre e non è provocata dal fieno? Ecco la risposta e come gestire al meg...
Crescere insieme significa evolversi, adattarsi e condividere ogni momento… dalla pappa ai compiti, dalle emozioni della nascita a quelle della v...
Cosa succede (e perchè si verifica) che un dente è più in basso rispetto a quelli vicino? Parliamo di infraocclusione dentale nei bambini scopre...
Contro l'allergia l'unica possibile cura è data dal cosiddetto vaccino antiallergico, l'immunoterapia specifica. Vediamo come funziona e quando è...
Molti bambini soffrono di disturbi e difficoltà durante la minzione; ecco come riconoscerli e quali le possibili soluzioni da valutare.
Rimanere incinta dopo una diagnosi di tumore al colon-retto? Ecco quando (e come) è possibile e cosa c'è da sapere.
Per curare l’allergia a pollini e graminacee è possibile fare ricorso all'immunoterapia (vaccino). Ecco tutto quello che c'è da sapere.