Tra i disturbi che possono colpire i bambini sotto i cinque anni, in modo particolare tra i sei mesi e i tre anni, c’è il cosiddetto croup, noto anche con il nome di laringite ipoglottica.

Parliamo di una patologia molto frequente generalmente non molto grave, ma che, considerando che riguarda le vie respiratorie, è fondamentale conoscerla per saperla gestire correttamente.

Croup: cos’è?

La Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) definisce la laringite ipoglottica come una

condizione clinica caratterizzata da voce rauca, tosse abbaiante e stridore inspiratorio di varia entità. Tale termine è universalmente utilizzato come sinonimo di laringite ipoglottica (laringo-tracheo-bronchite).

Si tratta quindi di un disturbo che provoca difficoltà respiratorie per l’ostruzione delle vie aeree, in modo particolare la laringe, l’epiglottide, la faringe, la cavità orale e quella nasale.

Il croup, come detto, colpisce i bambini fino ai cinque anni di vita, ma ha un picco nel secondo anno di età. È inoltre una patologia che colpisce prevalentemente i bambini di sesso maschile e si manifesta maggiormente nei mesi autunnali.

Croup: le possibili cause

La causa principale del croup è un’infezione di tipo virale che provoca un edema infiammatorio nella zona della laringe e della trachea. La causa più comune è quella di un virus parainfluenzale, ma può essere determinata anche dal virus dell’influenza. In questo caso la laringite ipoglottica può assumere anche una forma grave e colpire i bambini anche ben oltre i cinque anni d’età.

Se causato da virus influenzale il croup si manifesta soprattutto in inverno e primavera. Il contagio avviene soprattutto per via aera, ovvero respirando le gocce di saliva contenenti il virus o venendo a contatto con oggetti contaminati da queste goccioline.

Croup: i sintomi

A differenza di tante altre patologie il croup è uno di quei disturbi che può essere subito riconosciuto. I sintomi iniziali solitamente sono quelli classici di qualsiasi raffreddore, ma dopo poche ore compare una particolare forma di tosse. Questa tosse viene definita “abbaiante” perché ha un timbro molto profondi e spesso è accompagnata da uno stridore inspiratorio. Possono aversi anche difficoltà respiratorie classiche, così come la raucedine e la febbre.

Sintomi che devono costituire motivo di allarme e preoccupazione sono “rappresentati da stridore ingravescente anche a riposo, utilizzo della muscolatura respiratoria accessoria con retrazioni toraciche ed al giugulo, disorientamento, cianosi”.

Una particolarità dei sintomi del Croup è che aumentano durante la sera e possono svegliare il bambino anche di notte, per poi alleviarsi durante il corso della giornata.

Croup: cure e terapie

Per comprendere il livello di serietà del croup, che può essere lieve, moderato o grave, è sufficiente una diagnosi clinica. Per la classificazione della gravità della laringite ipoglottica esistono diverse scale a punteggio (la più utilizzata è la Westley Croup Score) che consente di dare una valutazione oggettiva del fenomeno. Indagini radiologiche del collo non sono necessarie, se non quando ci sono incertezze nella diagnosi clinica.

Generalmente, specie per le forme non gravi, la croup si risolve nel giro di poco tempo, anche 48 ore. i sintomi più gravi, invece, durano per circa quattro giorni, dopo i quali la tosse ha una forma più lieve. Il trattamento più comune è quello che prevede l’esposizione a vapori umidi (come può essere una doccia o la nebulizzazione), utili a calmare la tosse e ridurre la preoccupazione sia del bambino che dei genitori.

Per i sintomi più gravi si procede con a somministrazione di ossigeno. In alcuni casi è previsto l’utilizzo anche di corticosteroidi. La somministrazione per via sistemica o inalatoria, secondo gli studi condotti, non avrebbe differenze significative in termini di efficacia. Nei casi gravi si ricorre anche l’adrenalina per ridurre il gonfiore delle vie aeree. L’utilizzo di questi farmaci è però preferibile che venga eseguito esclusivamente in ambito ospedaliero. Trattandosi di un fenomeno di tipo virale l’uso degli antibiotici non è indicato in quanto inutile.

Il trattamento del croup lieve può essere gestito direttamente dai genitori, che devono monitorare la sintomatologia. In caso di persistenza dei sintomi dopo il trattamento o del loro peggioramento è fondamentale rivolgersi al proprio medico che, anche in base all’età del bambino e all’eventuale presenza di allergie, valuterà l’invio presso il pronto soccorso più vicino.

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