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Tra le infezioni alle vie respiratorie dei bambini il laringospasmo è tra quelle più comuni e, nonostante le particolari caratteristiche, generalmente non è pericolosa.
Data l’importanza del fenomeno scopriamo di cosa si tratta, le principali cause, i sintomi, il trattamento e le indicazioni per una corretta prevenzione.
Con il termine laringospasmo si intende un gruppo di patologie respiratorie che si manifestano nei bambini, principalmente dal settimo mese fino al trentaseiesimo e solitamente non va oltre il sesto anno di vita. Il laringospasmo è un’infiammazione che colpisce la laringe e le vie aeree alte provocando la formazione di un rigonfiamento (edema). Il problema è maggiore nei bambini in quanto le loro vie respiratorie sono più piccole e il rigonfiamento ostruisce maggiormente il passaggio dell’aria.
A differenza del Croup, la laringite spasmodica è:
un’entità clinica poco ben definita, con quadro clinico sovrapponibile al CROUP virale, eccetto che per l’assenza di sintomi premonitori (segni di raffreddamento, scolo nasale) e per l’esordio improvviso prevalentemente notturno.
Inoltre è stato riscontrato come il laringospasmo si manifesti maggiormente nei bambini di sesso maschile.
Il laringospasmo è uno dei maggiori motivi per cui i genitori portano i propri bambini presso i Pronto Soccorso. In realtà la stragrande maggioranza di casi di laringospasmo sono di entità lieve o moderata e non costituiscono motivo di preoccupazione, tanto che la loro guarigione è solitamente prevista nel giro di 48 ore.
Le stesse difficoltà respiratorie, anche se possono allarmare, non rappresentano un pericolo per la vita del bambino.
La principale causa del laringospasmo è un virus, generalmente quello influenzale o parainfluenzale. Solo in alcuni casi questa patologia è la conseguenza di una reazione allergica. Il laringospasmo è tra le cause più frequenti della tosse nei bambini e, data la causa virale, si manifesta prevalentemente durante il periodo invernale.
Qualora il laringospasmo si dovesse manifestare per più volte nello stesso anno o quando il trattamento terapeutico non è risolutivo, possono essere sospettate altre cause. Tra le più comuni delle malformazioni delle vie aeree, delle ostruzioni sotto glottiche, il reflusso gastro esofageo e l’ipereattività delle vie aeree.
Il sintomo più comune del laringospasmo nei bambini è quello di una tosse dall’inconfondibile timbro metallico. Parallelamente si possono verificare anche un rumore durante l’inspirazione o un abbassamento della voce.
Generalmente questi sintomi si manifestano in maniera improvvisa e senza preavviso e hanno una maggiore incidenza durante le ore notturne. La causa di questa temporalità del fenomeno è da rintracciare nei livelli di cortisolo nel sangue.
In alcune circostanze il medico curante, previa individuazione della causa del laringospasmo, può indirizzare il bambino presso un centro o uno specialista dal quale apprendere degli esercizi di respirazione. Questi si rivelano molto utili sia per alleviare i sintomi che per ritardare la frequenza e l’intensità dei problemi di respirazione legati al laringospasmo.
Inoltre consentono di fornire al bambino e ai loro genitori una serie di indicazioni preziose per gestire correttamente gli attacchi senza allarmarsi in maniera ingiustificata.
Il trattamento abituale del laringospasmo nei bambini è dato da una terapia “cortisonica per aerosol associata”. Se necessario si procede anche con l’iniezione di cortisone per via endovenosa o intramuscolare o in altri casi all’utilizzo dell’ossigeno. Nelle forme più gravi è possibile il ricorso all’adrenalina, ma questo tipo di trattamenti e di fenomeni sono da gestire in ambito ospedaliero, motivo per cui si richiede il ricovero del bambino.
Questo tipo di patologia provoca enorme preoccupazione, sia nei bambini che nei loro genitori, ma è doveroso mantenere la calma e tranquillizzare il bambino. L’agitazione, infatti, può solo aggravare il fenomeno. La terapia può essere effettuata direttamente restando a casa ed è consigliato rivolgersi al proprio medico solamente la prima volta che il laringospasmo si manifesta (in modo da individuarne immediatamente la causa) e nei casi in cui il trattamento non dovesse funzionare.
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