Vacanze con i bambini, l'avventura di Anna Scrigni e della sua famiglia in van

Viaggiare con i bambini piccoli ha tanti pro e diversi contro, soprattutto rispetto alla stanchezza e agli imprevisti che si possono presentare sul cammino. Abbiamo chiesto ad Anna Scrigni, amante dei viaggi on the road e mamma di due bimbi piccoli, come ha organizzato il suo tour in Sardegna tra notti in van e tanta esplorazione.

Le avventure in giro per il mondo con bambini possono essere molto stimolanti (e non solo per i piccoli), ma anche molto provanti. Imprevisti, ritmi che cambiano e abitudini che vengono stravolte non aiutano, spesso, a godere dei momenti insieme ai propri figli, coperti da una coltre di fatica e di stress. Le vacanze con i bambini tuttavia non fanno sempre rima con stanchezza. Con un po’ di lungimiranza e una sana miscela che mette al centro sia le esigenze degli adulti che dei piccoli viaggiatori, il risultato non è quasi mai negativo. Anzi, tutt’altro.

Anna Scrigni, blogger e content creator che sull’omonimo blog racconta la sua Roma e le avventure in giro per il mondo con i suoi figli Bernardo e Carolina (rispettivamente 6 e 2 anni), ha recentemente esplorato la Sardegna a bordo di un van.

Bilancio di questo on the road alla scoperta di una delle regioni più magiche d’Italia? Lo abbiamo chiesto ad Anna che ci ha raccontato di come ha organizzato quasi un mese a spasso per la Sardegna con la sua famiglia, alternando notti in van, in hotel, in camping o in appartamento, momenti di esplorazione, gioco e riposo per far sì che tutti si godessero l’avventura.

Viaggi on the road con i bambini piccoli: l’avventura di Anna

Il viaggio in Sardegna on the road che Anna ha fatto fatto tra maggio e giugno 2021 è frutto di accurata organizzazione su alcuni dettagli e massima libertà su altri. Ma come si trova l’equilibrio tra la voglia di non incorrere in imprevisti e quella di godersi la spontaneità di un viaggio come questo?

Quando si viaggia con i bambini bisogna avere una buona organizzazione di base, ma allo stesso tempo lasciarsi aperte alcune porte per venire incontro a possibili imprevisti ed esigenze dei più piccoli.

Siamo partiti con un itinerario abbastanza preciso da percorrere, ma viaggiando on the road e per di più con un mezzo d’epoca, non potevamo pensare per esempio di prenotare campeggi e alberghi in anticipo per tutta la durata del viaggio.

Di fatto al giorno della partenza di prenotato avevamo solo le prime due notti e il resto lo abbiamo prenotato giorno per giorno. Questo è stato anche possibile perché abbiamo deciso di viaggiare in bassa stagione. Dunque un viaggio come quello che abbiamo fatto va sicuramente pianificato sotto vari punti di vista, ma il bello è anche di avere la libertà di decidere di cambiare rotta lungo la strada.

Anna ha raccontato il suo bellissimo viaggio giorno per giorno sul profilo Instagram che segue con passione e competenza, svelando con scatti molto belli retroscena e consigli per affrontare questa avventura in cui il grande protagonista è stato il van, rodato per la prima volta da lei e suo marito sulle strade sarde.

L’esperienza in van (pur non essendo camperizzato) è andata meglio del previsto! Il nostro modello all’interno ha un letto matrimoniale e niente di più. Impossibile dormici sopra in 4, quindi per i bambini abbiamo acquistato due materassini da mettere sul pavimento. A dirla tutta la prima notte non è andata bene. Carolina che ha 2 anni era un po’ spaesata e per farla addormentare ci è voluto un bel po’, ma come sempre quando si tratta di bambini è tutta una questione di abitudine e già la seconda notte è andata meglio. Bernardo invece è stato fin da subito entusiasta.

Nel van non c’è il bagno e nemmeno l’acqua, per dormire ci siamo quindi appoggiati ai campeggi lungo la strada in modo da poter usufruire di tutti i servizi necessari. Per i bambini è stata una bella avventura e hanno adorato la vita da camping.

Il viaggio on the road con i bambini spesso è vissuto dai genitori come troppo sfiancante, soprattutto per i lunghi chilometri da percorrere in auto. Anna ci ha raccontato di aver organizzato gli spostamenti in modo tale da non far durare troppo i momenti a bordo, per evitare capricci da stanchezza o da noia.

Il segreto per noi è stato quello di fare sempre tratte brevi. Possibilmente mai più di 2 ore di macchina per ogni spostamento. In questo modo i bambini si stressano meno. Ovviamente ci sono delle eccezioni, per forza di cose in alcuni tratti c’è necessità di fare tragitti più lunghi. In questo caso ci organizziamo per fare delle pause, magari mettendoci in mezzo un pranzo o una fermata in un parco in modo tale che i bambini abbiano la possibilità di staccare dal viaggio almeno per mezz’ora.

Quando possibile abbiamo cercato di far coincidere gli spostamenti in macchina con i pisolini di Carolina. Questa sicuramente è una soluzione ottima per i bambini più piccoli che ancora dormono durante il giorno. 

In linea generale cerchiamo di fare in modo che il tempo passi nel modo più piacevole possibile per tutti, magari facendo dei giochi assieme oppure guardando dei libri o ancora disegnando.

La vacanza di Anna e della sua famiglia in Sardegna non è stata di solo relax: come ha raccontato bene con post e video sul suo profilo Instagram, con i bambini si è anche dedicata all’esplorazione di alcuni dei luoghi sardi più iconici tra trekking e camminate.

Abbiamo cercato di fare più cose possibili, non senza un po’ di fatica, perché la Sardegna è un luogo meraviglioso che offre moltissime cose da fare oltre alle spiagge. 

Ovviamente le giornate al mare sono le più facili, perché per i bambini è sempre divertente stare sulla spiaggia e giocare con l’acqua e la sabbia. Quindi abbiamo cercato di bilanciare le attività, alternando giornate al mare con altre più impegnative in cui visitavamo città e borghi o facevamo escursioni. La differenza d’età tra i bambini non è mai stata un vero problema. Ci siamo organizzati per riuscire a far dormire un po’ Carolina quasi tutti i pomeriggi, possibilmente in macchina durante gli spostamenti o alle volte ritornando a casa (quando ne avevamo una) per un paio d’ore.

Un’altra questione che spesso manda in tilt i genitori pronti a partire per una vacanza di famiglia è quella legata ai pasti e ai pernottamenti. Non tutto può essere lasciato al caso, soprattutto se i bimbi sono molto piccoli. Ma secondo Anna, anche in questo caso organizzarsi (senza togliere spazio alla spontaneità e mettendo in conto gli imprevisti) è fondamentale.

Noi abbiamo optato per le notti in van alternate a quelle in appartamento, hotel e campeggio per sfruttare la cucina. Questo mix è stata una soluzione che per noi ha funzionato molto bene. Anche questo è stato un modo come un altro per rendere il viaggio vario e meno pesante. 

Il nostro viaggio è durato un mese, quindi per forza di cose ogni tanto avevamo bisogno di una lavatrice! Per fortuna in Sardegna i campeggi sono quasi tutti ben attrezzati, quindi abbiamo avuto sempre una lavatrice a disposizione. 

Per quel che riguarda la cucina invece, nei giorni in cui siamo stati sul van, ci siamo organizzati con un tavolino da campeggio e delle sedie pieghevoli e abbiamo per lo più mangiato piatti semplici non cotti a base di insalata, pomodori, mozzarella, salumi, pane e formaggi locali, yogurt.

La parola d’ordine in questo tipo di viaggi è semplificarsi la vita il più possibile! Motivo per cui abbiamo deciso addirittura di non portarci un fornellino da campeggio. Ovviamente ci siamo concessi anche dei pranzi e delle cene fuori per assaggiare la cucina locale e variare un po’ la nostra alimentazione.

Capricci, stanchezza e noia dei bambini in viaggio: come gestirli?

Secondo Anna Scrigni, importantissimo è mettersi nei panni dei bambini.

“Cerchiamo di capire il loro punto di vista. Loro sarebbero felici anche solo standosene tutto il giorno in spiaggia a giocare con la sabbia o al parco sulle altalene. Noi invece li portiamo in giro per il mondo scompensando le loro abitudini e spesso facendogli fare cose stancanti. È assolutamente comprensibile che ogni tanto facciano i capricci o si lamentino. Io consiglio di cercare di trovare il modo di rendere quel che si fa interessante ai loro occhi. Bernardo per esempio è appassionato di dinosauri. Allora può capitare che quando andiamo a fare le camminate inventiamo che stiamo andando in un luogo dove una volta vivevano i dinosauri e immaginiamo di essere dei paleontologi in cerca dei loro resti.

Io penso che il segreto sia sempre di cercare di coinvolgerli nelle attività che facciamo. I capricci e la stanchezza alle volte sono inevitabili e a quel punto ci vuole solo tanta pazienza e come dicevo prima, cercare di mettersi nei loro panni e trovare un equilibrio tra quello che vogliono loro e quello che vogliamo noi.

Anna è una mamma viaggiatrice e i suoi tour sono belli da seguire sia quando è da sola, sia quando è accompagnata da Bernardo e Carolina. Molti genitori sono prevenuti rispetto alle vacanze con bambini per via degli imprevisti e anche della fatica che può presentarsi nel corso del viaggio. Ma secondo Anna Scrigni lo spirito giusto per godersi (davvero) una vacanza di famiglia senza stress – e anche solo trovare la voglia di organizzarla! – è non dimenticare mai quanto è bello scoprire cose nuove.

Per quel che riguarda me, la voglia di viaggiare e di esplorare il mondo supera qualsiasi timore rispetto alla fatica che si fa a partire con i bambini.

I viaggi con i bambini sono impegnativi, sarebbe una bugia dire il contrario, però danno anche tante soddisfazioni, arricchiscono noi e loro. 

Secondo me se si vuole intraprendere questa strada bisogna essere consapevoli che viaggiare con i bambini significa fare delle rinunce. Della lista di cose da vedere in Sardegna che avevo fatto prima di partire, almeno un quarto è stata eliminata per ritagliare dei tempi per fare cose più piacevoli per i bambini. Bisogna tener conto delle loro esigenze e saper scendere a compromessi. 

Lo spirito giusto è quello di organizzare un viaggio senza farsi troppi preoccupazioni in anticipo e di viverlo come un’avventura che possa coinvolgere tutta la famiglia.

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