
Parliamo di durata, fasi, sintomi e irregolarità del ciclo mestruale per imparare a conoscerlo, riconoscerlo e gestirlo.
Quello della menopausa è un passaggio importante e delicato per la donna, poiché segna il termine dell'età fertile: quali sono le cause, i sintomi e le eventuali terapie.
La menopausa è il periodo che indica la fine dell’età fertile della donna, in cui cioè si interrompe l’attività ovarica e non è quindi più possibile che avvenga la fecondazione dell’ovocita. Nella pratica, le ovaie non producono più follicoli né ormoni estrogeni e progesterone, che portano la scomparsa delle mestruazioni.
Solitamente la menopausa (detta anche climaterio) si presenta intorno ai 50 anni, ma può presentarsi dai 45 e i 53 anni. Se si presenta dai 40 ai 45 anni si dice menopausa prematura, se prima dei 40 anni di menopausa precoce. Dopo i 53 anni è detta invece menopausa tardiva.
Innanzitutto è bene specificare che la menopausa non è una malattia ma un evento fisiologico che segna il termine dell’attività riproduttiva della donna. Si tratta di un percorso graduale che dura all’incirca un anno, e si divide in diverse fasi, come riportano le linee guide dell’Aogoi:
Un tempo si pensava che l’età in cui finiscono le mestruazioni dipendesse da quella in cui sono iniziate (il menarca), ma è stato ampiamente dimostrato che i due eventi non sono legati. Non è stata trovata poi una correlazione tra l’età in cui inizia la menopausa e l’utilizzo o meno di contraccettivi orali (la pillola anticoncezionale), né con il numero di figli.
Esistono però degli studi che hanno dimostrato come il fumo possa anticipare anche di tre anni l’inizio della menopausa. L’inizio della menopausa in una donna è simile invece a quello della propria madre.
Parliamo di durata, fasi, sintomi e irregolarità del ciclo mestruale per imparare a conoscerlo, riconoscerlo e gestirlo.
La menopausa non è un fatto solo fisico ma impatta anche psicologicamente sulla vita della donna. Come ricorda l’Aogoi la menopausa si manifesta con alcuni sintomi specifici, dovuti in gran parte alla diminuzione degli estrogeni:
Se questi sintomi si presentano prima dei 40 anni può trattarsi di menopausa precoce, che è invece a tutti gli effetti una patologia.
La blogger Kenza Zouiten ha parlato sui social della sua lotta contro la diagnosi di menopausa a soli 26 anni e della vergogna che circonda l'infer...
Una diagnosi di menopausa arriva quando una donna non ha più mestruazioni per 12 mesi consecutivi, oltre i quali si può sospendere la contraccezione poiché non è possibile avere figli. Come spiega l’Istituto superiore di sanità
Abitualmente non occorre eseguire alcun esame per accertare (diagnosticare) la menopausa perché l’età, la scomparsa delle mestruazioni e l’eventuale presenza dei disturbi (sintomi) caratteristici, e noti alle donne, permette di confermarne la comparsa in autonomia o dopo un colloquio con il medico.
In caso si sospetti una menopausa precoce, invece, continua l’Iss
È possibile ricorrere ad esami del sangue per valutare il livello di alcuni ormoni (FSH o ormone follicolo stimolante e LH o ormone luteinizzante) prodotti da una ghiandola, chiamata ipofisi, che controlla la produzione ormonale delle ovaie. In menopausa i livelli di FSH e LH aumentano notevolmente, nel tentativo di stimolare le ovaie a produrre ormoni, e il loro incremento permette di confermare con semplicità la diagnosi di menopausa.
Esami che possono essere utili per la donna che si sospetta in menopausa sono:
Non sono necessarie terapie farmacologiche per la menopausa, dal momento che non è una malattia. Se si è in presenza di una menopausa precoce, o se i sintomi sono particolarmente intensi e tali da compromettere il benessere psicofisico della donna, il medico può consigliare una Terapia ormonale sostitutiva (TOS), con cui si somministrano estrogeni e progesterone in forma orale, oppure con gel o cerotti.
La TOS non è priva di effetti collaterali, ricorda l’Istituto superiore di sanità: tra questi si trova un aumento del rischio di ictus, di trombosi venosa e di cancro al seno.
Per i fastidi ai genitali si possono utilizzare invece creme o gel contenenti estrogeni. Per migliorare il benessere generale si consiglia una dieta equilibrata che includa frutta, verdura e cereali, pochi grassi saturi, oli e zuccheri.
Anche praticare attività fisica è utile, ricorda l’Iss, sia per ridurre le vampate che per migliorare l’umore e la qualità del sonno, oltre a prevenire l’ipertensione e l’aumento di trigliceridi e colesterolo.
Cosa significa quando si sente un dolore addominale a ridosso dell'ovulazione? Parliamo di ovulazione dolorosa, una condizione molto più comune (e...
La premenopausa è un periodo con una durata incerta durante il quale vi è sempre la possibilità, sebbene inferiore, di rimanere incinte. Ecco co...
Le perdite di sangue vaginali sono un appuntamento fisso nella vita fertile di ogni donna, ma se si verificano anche tra un ciclo e l'altro possono...
Ansia, depressione, pensieri autolesionisti o suicidi: come e perché disturbo disforico premestruale può far vivere una vita a metà.
Un'eccessiva irregolarità delle mestruazioni, per la quale si hanno non più di 4-9 cicli mestruali in un anno, prende il nome di oligomenorrea. S...
Cosa succede quando il ciclo mestruale non arriva per più tempo? Quando si può parlare di amenorrea e quando, questa, è una condizione di cui pr...
Più banalmente, può essere dovuta a una perdita eccessiva di peso. O, più seriamente, può essere legata a un tumore ipofisario. Ecco le cause p...
Secondo uno studio le donne che dormono meno di 6 ore a notte soffrono di cicli mestruali irregolari e molto dolorosi, ecco come intervenire.
Uno studio ha evidenziato come il forte stress dovuto alla pandemia da Covid abbia causato nelle donne cicli mestruali irregolari. Il 54% ha avuto ...
Esiste un possibile legame tra i cambiamenti del ciclo mestruale e il vaccino Covid? Ecco cosa dice la scienza.