"Non potrò mai ripagare quello che la mamma ha fatto per te": lettera di un papà

Le commoventi parole di William Trice Battle a suo figlio appena nato, un messaggio di riconoscenza per la fatica, il sacrificio e l'amore della moglie che ha protetto e cullato il loro bimbo ben prima della sua nascita.

“Per nove mesi hai conosciuto solo tua madre. Prima che io ti stringessi tra le braccia era tua madre a tenerti, e a non lasciarti mai andare. Prima che io sacrificassi il mio tempo per te, tua mamma ha sacrificato con gioia il suo corpo”: comincia così la lettera di un papà, William Trice Battle, a suo figlio.

Parole d’amore e di gratitudine per la fatica fisica della moglie Lauren durante la gravidanza, ma anche per l’avere accolto e protetto il loro figlio, facendolo sentire al sicuro nel suo corpo ben prima della nascita.

Il neopapà (bis: la coppia ha già un figlio poco più grande) ha reso pubblico il suo messaggio d’amore con un post su Facebook che ha avuto moltissime reazioni.

Prima che io consolassi i tuoi pianti era tua madre a consolarti solo con il battito del suo cuore. Prima che io ti aiutassi a riposare quando sei sfinito tua madre ti confortava con il solo suono della sua voce. Prima che io potessi fare qualsiasi cosa per te tua madre aveva dato tutto per te. È lei il motivo per cui ti stringo tra le braccia, oggi. Prima che io potessi anche solo pensarti eri già nel cuore di tua madre. La tua vita, il tuo benessere e la tua stessa esistenza dipendevano da lei. È qualcosa che non potrò mai ripagare.

I papà spesso rimangono nell’ombra, complice anche il poco spazio concesso, ad esempio, al congedo di paternità, quasi come se la nascita di un bambino riguardasse solo la donna. Raramente ci si ferma a riflettere sulla portata del sacrificio e della generosità della futura mamma che accoglie nel proprio corpo ancora prima che nella sua vita l’arrivo di un figlio.

Le parole di William riportano l’attenzione non solo sul gesto d’amore di una mamma che porta il proprio figlio in grembo per nove mesi ma anche sulla coppia: ciascuno in modi e (per forza di cose) tempi diversi, entrambi fanno la loro parte, entrambi si interrogano sulla vita che verrà. Entrambi amano, di un amore che, ricorda William, non si divide ma si moltiplica.

Ci vorrà molto tempo perché tu possa comprendere il peso, la profondità e l’incommensurabilità dell’amore di tua madre per te. Ma un giorno, quando avrai anche tu dei figli, capirai quello che io, adesso, vedo così chiaramente. Perciò ti tengo stretto, ma ancora più stretta tua madre, perché il mio amore per te cresce di pari passo alla mia comprensione della dimensione dell’amore di una mamma.

In un altro post William racconta i cambiamenti nella quotidianità di un neogenitore, e di una vita fatta di grandi e piccole scelte, invitando gli altri neopapà o futuri papà a riflettere a loro volta sulle proprie decisioni e sul loro coinvolgimento nella crescita dei figli. E lo fa a partire da un esempio concreto:

Mio figlio non voleva guardare il Super Bowl, così l’ho portato di sopra. È tutta una questione di prospettiva: puoi costruire dei momenti che ti ricorderai per tutta la vita. Dipende dall’atteggiamento che adotti in quel dato momento. Tu cosa scegli?

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