
Perché è importante considerare le donne in gravidanza e in allattamento come categoria a rischio e coinvolgerle attivamente nella campagna vacci...
L'analisi scientifica sviluppata dall'Università della California spiega come il vaccino Covid non viene filtrato nel latte materno durante l'allattamento al seno. Una notizia interessante che apre le porte alla sicurezza nella scelta delle mamme di vaccinarsi senza interrompere l'allattamento.
Un team di ricercatori dell’Università della California (San Francisco) ha dichiarato, attraverso un’analisi accurata su campioni di latte materno che il vaccino Covid non viene filtrato nel latte materno durante l’allattamento.
Lo studio, pubblicato sul Jama Pediatrics, afferma che i componenti attivi dei vaccini Moderna e Pfizer, ovvero l’mRNA associato a essi, non è stato rilevato in nessuno dei 13 campioni di latte raccolti da 4 a 48 ore dopo la vaccinazione dalle 7 donne sottoposte a test che allattavano al seno i propri figli.
Questo studio è di estrema importanza per le mamme che hanno avviato o dovrebbero avviare a breve l’allattamento al seno, perché diventa, ora, chiaro come queste neomamme non dovranno più scegliere tra sottoporsi a vaccinazione Covid e l’allattamento.
Anche se ancora è necessaria una valutazione scientifica più ampia e approfondita per confermare pienamente i risultati dello studio, i ricercatori affermano:
I nostri risultati forniscono importanti prove precoci per rafforzare le attuali raccomandazioni secondo cui l’mRNA correlato al vaccino non viene trasferito al bambino.
Inoltre, fa sapere il pediatra Michael Grosso, presidente di pediatria presso l’Huntington Hospital di Northwell Health, a Huntington, New York, che non è collegato allo studio:
Questa scoperta è utile perché risponde a un’importante questione di sicurezza, ovvero le donne che allattano non sono state incluse negli studi sul vaccino Covid-19.
La ricerca, guidata dalla dott.ssa Stephanie Gaw, del Dipartimento di ostetricia, ginecologia e scienze riproduttive dell’UCSF, insieme al suo team ha condotto un’analisi dettagliata su 13 campioni di latte materno estratto da 7 donne (con una media di 38 anni circa) che allattavano al seno i propri bambini. Ciascuna delle mamme sottoposte a test aveva ricevuto le 2 dosi del vaccino Pfizer o Moderna.
La totalità dei campioni di latte materno estratti è stata successivamente testata fino a 48 ore dopo la raccolta. In questi campioni, fanno sapere i ricercatori, non è stata trovata nessuna traccia di mRNA dai vaccini.
Perché è importante considerare le donne in gravidanza e in allattamento come categoria a rischio e coinvolgerle attivamente nella campagna vacci...
Il Dott. Grosso ha spiegato che solo in 3 circostanze (ipotetiche) il vaccino Covid-19 potrebbe causare dei danni al latte materno. Questo scenario potrebbe accadere se:
Il team di ricerca americano ha notato che se minuscole quantità di mRNA riuscissero comunque a raggiungere il latte materno, queste subirebbero comunque una degradazione da parte del sistema gastrointestinale infantile.
Inoltre, gli studiosi hanno anche notato che sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sia l’Accademia di medicina dell’allattamento al seno incitano entrambe alla sicurezza della vaccinazione materna durante l’allattamento, supportando le future e neomamme a sottoporsi a vaccinazione.
Ma non solo l’OMS e Accademia di medicina dell’allattamento al seno supportano con fermezza la vaccinazione nell’ambito materno, anche altre organizzazioni mondiali hanno tale obiettivo. Come afferma il Dott. Grosso:
Anche l’American College of Obstetrics and Gynecology e l’American Academy of Pediatrics, supportano l’allattamento al seno da parte delle mamme vaccinate. Molti altri vaccini sono stati somministrati, in passato, alle madri che allattavano e non ci sono casi in cui i vaccini si siano dimostrati dannosi.
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