Lui e sua moglie Blake Lively hanno tre figlie – James, Inez e Betty – ma l’attore Ryan Reynolds a farne altri, al momento, ci pensa poco. Ai microfoni di Access per lanciare il suo nuovo film Netflix Red Notice, ha raccontato di quanto si fosse sentito “piuttosto terrorizzato” dall’idea che l’ultimogenita fosse in realtà un maschietto. Si vede che la famiglia al femminile che Reynolds si è costruito con l’ex protagonista dell’iconica serie Gossip Girl lo soddisfa in pieno. La coppia, che mantiene il riserbo sia sui volti che sulle informazioni più private della loro famiglia e delle bambine, è amatissima e molto affiatata. Sia Blake che Ryan hanno parlato spesso pubblicamente delle difficoltà legate all’essere genitori.

In realtà Ryan Reynolds ha spiegato che non sa molto dell’universo dei maschietti, essendo abituato a quello delle bambine.

Quando abbiamo avuto la nostra figlia più piccola (che oggi ha 2 anni, ndr), ero abbastanza terrorizzato che fosse un maschietto. Perché, sapete, non sapevamo nulla, se non come accudire bambine!“, ha detto durante l’intervista. E in un’altra chiacchierata con i giornalisti del 2020, Reynolds aveva confessato: “Sono cresciuto con altri maschi e ho tre fratelli, è stato molto divertente ma anche difficile avere a che fare con loro“.

Sul set di Red Notice su Netflix, Reynolds è in buona compagnia per quanto riguarda il #teamgirls. Con lui c’è l’attrice Gal Gadot, che proprio nei mesi scorsi ha accolto la sua terzogenita.
Dal canto suo Ryan ha qualche buon consiglio per altri genitori che, come lui e sua moglie Blake, desiderano crescere figli equilibrati e soprattutto felici.
“Essere presenti il più possibile per loro è il nostro mantra. Non ci dividiamo mai. Se giriamo un film entrambi, le bambine vengono con noi. E penso che sia questa la parte migliore del nostro lavoro: ci permette id trascorrere molto tempo con le nostre figlie in modo esclusivo”
Difficile che Ryan Reynolds possa tirarsi indietro se un giorno sua moglie Blake Lively dovesse scoprire di aspettare un maschietto. Ce lo vediamo, a ricalibrarsi come fanno tutti i genitori, rispetto a idee e credenze ormai cristallizzate e a provare di essere un buon padre anche per il nuovo arrivato.
Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Paternità