Assumere farmaci come il Paracetamolo in gravidanza non aiuta la salute del bambino. A darne conferma uno studio scientifico formato da un gruppo di 13 scienziati provenienti da 8 Paesi nel mondo: Stati Uniti, Regno Unito, Scozia, Israele, Europa, Canada, Brasile e Australia.

Il team, in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Reviews Endocrinology, ha scritto una dichiarazione di consenso sull’uso di paracetamolo/acetaminofene (APAP) da parte delle donne in gravidanza. Scopriamo cosa hanno suggerito gli scienziati in merito e quali le possibile cause dell’assunzione massiccia di farmaci durante la gestazione.

Paracetamolo in gravidanza: ecco perché bisogna limitarne l’uso

Il paracetamolo (N-acetil-p-amminofenolo (APAP), altrimenti noto come paracetamolo) è l’ingrediente attivo di oltre 600 farmaci usati per alleviare il dolore da lieve a moderato e ridurre la febbre in gravidanza.

Il paracetamolo è ampiamente utilizzato dalle donne in dolce attesa poiché le agenzie governative, tra cui la FDA e l’EMA, hanno a lungo considerato tale farmaco appropriato per l’uso durante la gravidanza se usato come indicato.

Tuttavia, fanno sapere gli autori dello studio che l’aumento della ricerca sperimentale ed epidemiologica suggerisce che l’esposizione prenatale all’APAP (Paracetamolo) potrebbe alterare lo sviluppo fetale, il che potrebbe aumentare i rischi di alcuni disturbi quali:

  • sviluppo neurologico;
  • sviluppo riproduttivo;
  • sviluppo urogenitale.

Il gruppo di scienziati suggerisce, dunque, che le donne in gravidanza assumano paracetamolo solo se strettamente necessario dal punto di vista medico. Gli autori non chiedono il divieto del farmaco in uso, ma suggeriscono che sia preso con maggiore cautela a causa di possibili rischi di difetti alla nascita.

I possibili difetti alla nascita per le donne che assumono APAP durante la gravidanza

Il team di studiosi ha valutato 29 studi trovando prove di difetti alla nascita in 26 di essi.  Da queste osservazioni, gli autori sono giunti alla conclusione che la ricerca scientifica negli ultimi anni ha dimostrato che il paracetamolo, in alcune circostanze, può alterare lo sviluppo fetale e che in alcuni casi può portare a problemi neurologici, urologici e riproduttivi nel bambino.

Nell’articolo pubblicato, infatti, si chiede che vengano condotte maggiori e più approfondite ricerche per comprendere meglio i possibili problemi con il farmaco utilizzato dalle mamme in gravidanza.

È vero anche, dicono gli studiosi, che l’APAP è, ad oggi, l‘unico farmaco disponibile per la gestione del dolore per le donne in stato interessante. Il farmaco in questione è giustificato per uso medico solo quando la donna ha problemi che possono avere un impatto negativo sul suo bambino, come avere la febbre.

Ma l’uso inappropriato di paracetamolo sembra essere diventato molto diffuso da parte delle donne in gravidanza poiché vi è la convinzione (errata) di essere un farmaco sicuro da usare come analgesico per ogni piccolo dolore.

Infine, gli autori a seguito delle ricerche recenti hanno lanciato l’allarme sull’uso del paracetamolo notando come all’aumentare dell’uso nel tempo di quest’ultimo aumenti anche la possibilità di procurare danni al feto.

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