
L'American Academy of Pediatrics (AAP) ha fornito alcune indicazioni aggiornate per prevenire il rischio di SIDS, la sindrome della morte improvvis...
L'imprenditrice e modella ha parlato del rapporto che la lega a una delle sue figlie, da cui non riesce a separarsi nemmeno nel corso della notte.
Kourtney Kardashian ha parlato del rapporto che ha instaurato con la sua seconda figlia, Penelope, da cui non riesce a staccarsi nemmeno di notte.
Le due, infatti, dormono insieme ormai da dieci anni, nonostante la bambina sia ormai autonoma. “Penelope dorme con me ogni giorno da quando è nata – ha rivelato Kourtney Kardashian nel podcast Not Skinny But Not Fat di Amanda Hirsch -. Lei praticamente lo fa ancora, a meno che non abbia deciso di invitare un’amica a dormire a casa nostra”.
La confessione dell’imprenditrice e modella non può che contribuire ad alimentare un dibattito di cui si parla spesso in merito al rapporto che si instaura tra genitori e figli. Il co-sleeping, il permettere a un bambino di dormire insieme alla mamma, è certamente naturale nel primo periodo e ritenuto ideale per poter aiutare il figlio per ogni sua necessità.
Si è spesso pensato che questo modo di agire contribuisca a rafforzare il legame mamma-figlio e ad aiutarlo nel suo sviluppo. Questa, però, è solo una credenza popolare, smentita dallo studio effettuato dai ricercatori dell’Università del Kent e pubblicato su Journal of Development & Behavioral Pediatrics. Non ci sarebbe infatti alcun incremento nell’attaccamento tra i due. Anzi, i pedagogisti consigliano di evitare di condividere il letto almeno per i primi quattro mesi di vita se si vuole evitare il rischio di andare incontro alla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).
L'American Academy of Pediatrics (AAP) ha fornito alcune indicazioni aggiornate per prevenire il rischio di SIDS, la sindrome della morte improvvis...
Kardashian nella stessa intervista ha parlato anche del rapporto con il marito Travis Baker. I due hanno deciso almeno per ora di vivere in case separate: “Penso che siamo nel punto in cui stiamo cercando di capire come unire le nostre famiglie e i nostri figli. Per la maggior parte… stiamo mettendo a posto quelle cose. Facciamo cene in famiglia ogni domenica sera con tutti i bambini a casa sua”.
Si tratta comunque di una situazione temporanea, visto che entrambi hanno intenzione di riunire la loro famiglia, composta da tre figli ciascuno: “Ci sarà una casa comune. Vogliamo che anche i nostri figli si sentano davvero a proprio agio ed entrambi hanno vissuto nelle loro case per tutta la vita, per la maggior parte, e ognuno ha la propria stanza. E siamo a un isolato di distanza“.
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