Quale genitore non ha mai cantato una dolce ninna nanna o sussurrato una melodia al proprio bimbo per rilassarlo prima della buonanotte, per consolarlo dopo un pianto o per giocare? Un nuovo studio afferma che cantare al neonato aiuterebbe anche a sviluppare il suo sistema cerebrale.

Non solo, dunque, la voce di mamma o papà tranquillizzerebbe il bebè ma, stimolerebbe il suo cervello trasmettendo sicurezza e protezione. La nuova ricerca mostra, quindi, tutti i vantaggi che le canzoncine apporterebbero al benessere psicofisico del bebè e anche a quello dei genitori. 

Cantare al neonato aiuta a sviluppare il suo sistema cerebrale, il nuovo studio

Il nuovo studio, presentato durante la riunione annuale della Cognitive Neuroscience Society, si è basato sugli effetti che la musica e, in modo particolare, il cantare al neonato apporterebbe allo sviluppo cognitivo del bimbo (e della mamma) sin dai primi attimi di vita.

In particolare, spiegano gli studiosi, le ninne nanne e le canzoni aumenterebbero il livello di attenzione nel neonato e rafforzerebbero le manifestazioni di emozioni positive nei confronti della mamma.

L’autrice dello studio, la Dott.ssa Laura Cirelli, borsista post-dottorato presso l’Università di Toronto, ha specificato:

Il cervello dei bambini deve essere in grado di tracciare gli eventi uditivi in ​​modo predittivo per dare un senso alla musica. La musica è uno strumento che possiamo usare per unire le persone, e questo inizia sin dalla prima infanzia.

Lo studio si è svolto analizzando due reazioni a due canzoncine cantate dalle mamme ai loro bambini. L’obiettivo finale delle due canzoni era: calmare o giocare. Le mamme che hanno partecipato allo studio cantavano ripetutamente “Twinkle Twinkle Little Star” al loro piccolo, alternando un tono gioioso a uno calmante.

Le reazioni dei bimbi e delle mamme al canto giocoso e rilassante, i risultati

I risultati dello studio hanno mostrato le risposte ottenute dal canto, non solo nei neonati ma anche nelle rispettive mamme.

I ricercatori hanno misurato il livello di eccitazione di mamma e bebè attraverso due reazioni:

  1. comportamento di entrambi;
  2. conduttanza cutanea: ovvero un fenomeno in cui la pelle diventa un condotto temporaneo di elettricità in risposta a stimoli esterni o interni.

Secondo i risultati ottenuti dal team di studiosi, neonati e mamme hanno registrato due diversi livelli di eccitazione a seconda del tono della melodia cantata. In particolare:

  • canto rilassante: quando le mamme cantavano una melodia tipo ninna nanna con tono di voce pacato e rilassato, i livelli di eccitazione sia della mamma sia del bambino sono diminuiti;
  • canto giocoso: in questo caso i livelli di eccitazione sono aumentati solo per le mamme, mentre per i bimbi si è registrato un livello maggiore di attenzione nei confronti delle rispettive madri. I neonati inoltre hanno mostrato, anche, emozioni più positive e un livello di eccitazione stabile.

La coautrice dello studio, la Dott.ssa Jessica Grahn, neuroscienziata cognitiva e professore associato presso l’Università dell’Ontario occidentale, ha affermato in merito ai risultati:

Stiamo vedendo relazioni tra ritmo e abilità linguistiche, attenzione, sviluppo, acuità uditiva e persino interazioni sociali. Ogni sensazione che abbiamo o l’azione che facciamo sul mondo si svolge nel tempo, e ora stiamo cominciando a capire perché gli umani sono sensibili a certi tipi di schemi nel tempo, ma non ad altri.

Questo studio non è l’unico ad aver sottolineato l’importanza della musica nella prima infanzia e nella vita in generale di un essere umano. Altre ricerche in passato, hanno analizzato il ruolo impattante del canto sul benessere cognitivo e fisico.

È il caso di uno studio pubblicato nel 2015 negli Annals of the New York Academy of Sciences, che aveva scoperto come le persone diventano più socialmente connesse quando si muovono in sincronia con la musica.

Quei risultati sono stati, un anno dopo, replicati in un altro studio, pubblicato su Infancy. In questa ultima ricerca, si è scoperto come un gruppo di neonati di 14 mesi si muoveva in sincronia con un gruppo di adulti sconosciuti rispetto ad un altro gruppo dove la musica non era presente.

In conclusione, le canzoni dirette ai bambini consentono ai genitori di incanalare l’attenzione verso i propri figli, trasmettendo loro sicurezza e protezione.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Neonato (0-1 anno)