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Cos'è per te l'innamorato e cosa l'amicizia? Questa è una delle domande di uno studio psicologico condotto su 399 bambini in età scolare sulle loro esperienze sull'innamoramento.
Si è soliti pensare che l’esperienza dell’innamoramento sia esclusivo degli adulti ma uno studio sviluppato dal sociologo Francesco Alberoni in collaborazione con l’ Università Iulm di Milano e la Sai Assicurazioni, su “L’evoluzione dell’amore e dell’amicizia: dall’infanzia all’età adulta”, ha messo in chiaro che il 77% dei bambini sotto i 3 anni sperimenta per la prima volta l‘esperienza dell’innamoramento (platonico).
Come un vero e proprio colpo di fulmine, anche i bambini provano “quella sensazione” che fa battere il cuore e fa sudare le mani. Sembra strano? No, non lo è affatto e a spiegarlo c’ha pensato la psicologia.
Per coloro i quali pensano che i bambini in fase prescolare non possano comprendere la differenza tra amicizia e amore, la psicologia smentisce. Lo studio sviluppato qualche anno fa dal sociologo Alberoni mostra proprio come l’esperienza dell’innamoramento sia assolutamente possibile anche tra i bimbi sotto i 3 anni.
Le prime esperienze arrivano con l’inizio dell’asilo, quando alcune emozioni (particolari) – finora sconosciute tra i più piccoli – iniziano a prendere forma naturalmente: battito del cuore accelerato, sudorazione e timidezza sono solo alcune delle conseguenze dell’amore tra i bimbi.
Lo studio ha analizzato 399 interviste e 50 colloqui clinici somministrate da psicologi infantili a bambini in età scolare. Particolarmente importanti le risposte date dai bimbi alle domande poste dagli studiosi. Dai risultati emerge che il 77% dei maschi e l’83% delle femmine, riporta un’esperienza di innamoramento identica a quella sperimentata dagli adulti.
La ricerca, durata un anno, ha confermato che intorno i 3 anni compaiono le prime forme di vero e proprio innamoramento per coetanei di sesso diverso. C’è da specificare che a quest’età, però, l’impulso sessuale non è presente, mentre è la dimensione platonica ad assumere valenze importanti, tipiche dell’innamoramento.
L’innamoramento si palesa con maggiore impatto tra i bambini, così come per gli adulti, quando qualcosa nella quotidianità sta evolvendo, ovvero quando sta avvenendo una trasformazione o si sta entrando in un nuovo contesto sociale. Nel caso dei bambini, questo è rappresentato dall’inizio di un nuovo ciclo scolastico (asilo nido, scuola materna, ecc).
Mentre, con caratteristiche totalmente differenti, nascono i primi rapporti di amicizia.
Dall’analisi effettuata emerge anche un’altra importante differenziazione tra rapporti di amicizia e amore tra i bambini. Questa differenza, sorprendentemente chiara, è già nota all’età di 3 anni. Gli studiosi hanno chiesto ai piccoli quale, secondo loro, fosse la differenza tra i due tipi di sentimenti, le risposte date, sono risultate essere molto chiare e definite.
Cos’è per te un amico e cosa un innamorato?
L’amico è uno di cui posso fidarmi, che non racconta i miei segreti; mentre l’ innamorato è uno a cui penso quando è lontano, quello a cui voglio più bene, che mi fa battere forte il cuore.
Il Dott. Alberoni, in un’intervista rilasciata a Repubblica.it, chiarisce in merito allo studio condotto:
Prima di cominciare la ricerca avevo spesso ascoltato racconti di mamme che mi parlavano del fidanzatino della figlioletta o dell’amore del figlioletto in età da asilo. Pensavo che in questi racconti ci fosse dell’adultismo. Il genitore che ci mette del suo o il bambino che usa parole degli adulti senza capirne il significato. Ora sappiamo che non è così.
Se prima dei tre anni i bambini vivono l’esperienza dell’innamoramento senza il senso del pudore, è dai 7 anni in poi che questo, invece, inizia a essere presente e ben radicato. In questa fase transitiva i bimbi sperimentano la vergogna, il rossore e la timidezza, caratteristiche che portano alla paura di un possibile rifiuto da parte dell’altro bimbo. Questo timore porta, successivamente, a considerare l’amicizia come un valore assoluto.
Dai dati raccolti sullo studio, infatti, circa il 95% dei bambini e il 92% delle bambine affermano di avere un amico/a del cuore con cui confidarsi.
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Se è vero che i bambini sperimentano sentimenti di affetto, tenerezza e amore verso un altro coetaneo è altresì vero che questo comporta inevitabilmente anche sentimenti di sofferenza e tristezza.
In questo caso i genitori hanno un ruolo decisivo nell’affrontare i momenti più delicati e sofferti del bambino. Vediamo cosa possono fare i genitori in queste situazioni:
Articolo originale pubblicato il 27 luglio 2021
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