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Utilissima dalla nascita, la carrozzina per neonato deve essere sicura, confortevole per il piccolo ma pratica anche per i genitori, che devono spingere sul maniglione senza grosse difficoltà.
Il design degli ultimi modelli guarda al passato, poiché ripropone ruote grandi e sottili, ma per praticità e per una questione puramente economica i produttori offrono la possibilità di acquistare il sistema trio, che comprende anche ovetto e passeggino.
Ma come scegliere la carrozzina per neonato? Qual è il modello migliore tra tutte le proposte presenti sul mercato in grado di adattarsi alle esigenze della famiglia? Per riuscire in questa impresa e acquistare il prodotto più adatto, bisogna analizzare una serie di fattori e conoscere le varie tipologie in commercio.
Se fino a qualche anno fa la carrozzina era un elemento a sé, un mezzo di trasporto acquistabile “da solo”, oggi fa parte del sistema modulare duo o trio. Il primo comprende navicella e ovetto (o seggiolino 0+), l’altro anche la seduta del passeggino.
Difficilmente, dunque, riuscirete a trovare solamente la carrozzina per neonato, a meno che non scegliate quella classica. La carrozzina vintage è, infatti, tornata di gran moda e alcuni brand, come Inglesina e Cam, la propongono.
Tutto è giocato esclusivamente su una questione estetica: la navicella è imbottita e accogliente, solitamente declinata in blu navy e bianco, ma sono le ruote a non passare inosservate, perché sono molto grandi, con raggi in fili di metallo.
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Il resto dei modelli, appunto, fa parte di un sistema modulare. Questo perché solitamente la navicella si usa dalla nascita fino ai 6 mesi circa, in base all’uso che se ne fa e alla crescita del neonato.
Infatti, il piccolo nella sua navicella sarà obbligato alla posizione sdraiata, mentre quando impara a stare seduto, vorrà alzarsi, osservare e guardare intorno. Motivo per cui si passa, quasi senza accorgersene, all’uso del passeggino leggero, o del trio, fronte-strada.
Le carrozzine hanno una forma solitamente ovale, allungata e presentano una struttura rigida rivestita con imbottiture più o meno spesse. In questi ultimi anni l’attenzione all’uso delle stoffe interne è elevata, per prevenire il rischio di SIDS.
Altro elemento fondamentale è la coperta, che si presenta abbastanza rigida e che va fissata lungo il bordo della navicella tramite bottoni a pressione o zip. In questo modo l’infante sarà sempre protetto, soprattutto in inverno.
Un’altra importante distinzione va fatta anche sull’uso che viene fatto in auto. Ci sono, infatti, navicelle adatte al trasporto, quindi omologate, che comprendono il kit di ancoraggio ai sedili posteriori, molto utili per spostare il neonato già dall’ospedale a casa dopo il parto. Altre ne sono prive.
Scegliere la carrozzina giusta per fare le prime passeggiate col neonato è molto importante sia per far star comodo il piccolo, sia per favorire gli spostamenti.
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È importante che la carrozzina sia maneggevole e il più possibile leggera affinché possa essere un valido aiuto per i neogenitori e, in generale, per chi la spinge. Va tenuto presente che la carrozzina è più pesante di un passeggino leggero ed è anche più ingombrante.
È dunque necessario scegliere un modello che si adatti bene al percorso che si fa generalmente. Una classificazione importante è infatti quella legata alle ruote: piccole per la città, medie per città e gite fuori porta, grandi per percorsi più ostici (sabbia, terra fangosa, neve).
Richiudere la navicella è importante, ma in verità ciò che conta è la struttura. Infatti la parte superiore è un pezzo unico, che va depositata così com’è in auto, quando si deve viaggiare. La struttura metallica di appoggio (alluminio o acciaio), provvista di ruote e maniglione, deve essere facilmente piegata e riposta nel bagagliaio, quindi è importante che sia pratica e maneggevole.
Alla luce di tutte queste informazioni, ora bisogna andare a caccia della carrozzina perfetta per il proprio bambino. Vi ricordiamo che la maggior parte dei modelli rientrano nei sistemi modulari duo e trio.
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