Sarà anche un paradosso, ma ben descrive questa realtà: l’unica spiegazione è che non esiste una spiegazione, almeno non attualmente. Parliamo della cosiddetta infertilità sine causa, l’infertilità che non ha una causa spiegabile dal punto di vista medico e scientifico, ma che di fatto è una condizione che impedisce a una coppia di ottenere una gravidanza.

L’infertilità di coppia è un fenomeno diffuso (si parla di circa il 15/20% delle coppie) ed è indubbiamente un problema che segna profondamente l’individualità dei soggetti coinvolti, ma anche la serenità di una coppia che vorrebbe avere figli.

Le cause dell’infertilità

Per capire cos’è l’infertilità sine causa è utile definire l’infertilità. Essa, secondo la definizione della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, è quella condizione di “assenza involontaria del concepimento dopo almeno un anno di rapporti sessuali mirati o quantomeno non protetti”.

L’infertilità può avere diverse cause, maschili e femminili, con percentuali d’incidenza pressoché identiche. Tra quelle maschili le cause possono essere congenite (come nel criptorchidismo) o acquisite (neoplasie, traumi, eccetera) o legate alla morfologia degli spermatozoi, a fenomeni di disfunzione erettile o legati a disturbi della sessualità.

Per quel che riguarda l’infertilità femminile, invece, si possono avere disturbi dell’ovulazione o a fattori uterini, cervicali o tubarici. Ci sono poi casi di infertilità psicogena, incompatibilità immunologica o problemi di sessualità che vengono definiti infertilità di coppia. Senza dimenticare anche le cause di infertilità secondaria, sia maschile che femminile.

Da questa panoramica si evince come l’ottenimento della gravidanza non sia immediato e scontato, anzi: esso può essere inficiato da diverse cause. Ci sono poi situazioni particolari in cui la causa non è individuabile, solo allora si parla di infertilità sine causa. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Infertilità sine causa: quando si verifica?

Possiamo definire l’infertilità sine causa come quella condizione per cui il mancato ottenimento di una gravidanza è inspiegabile. Non ci sono motivazioni genetiche, mediche o acquisite che spieghino quel fenomeno. Parliamo di un fenomeno non troppo marginale, considerando come un 15% dei casi di infertilità abbia un’eziologia sine causa, senza una spiegazione comprensibile.

Più che una definizione vera e propria è una “diagnosi di esclusione” per una “condizione di sterilità involontaria da almeno 2 anni, in cui l’iter diagnostico non ha messo in evidenza cause ben evidenti”. Va poi specificato che spesso si parla impropriamente di infertilità sine causa, come spiegazione di qualcosa che non si riesce a spiegare. Questo perché spesso si utilizza questa espressione “in riferimento soltanto alle indagini già eseguite e non a tutte quelle che dovrebbero essere eseguite”.

Tanto che “le attuali possibilità di indagini sempre più sofisticate, se correttamente eseguite, ci permettono di arrivare quasi sempre a una diagnosi causale o quantomeno eziopatogenetica”.

Infertilità sine causa maschile e femminile

L’infertilità sine causa può essere sia maschile che femminile. Anche per questo l’indicazione, prima di arrivare a una conclusione di questo tipo, è di procedere con una serie di esami approfonditi. I principali richiesti sono l’analisi dello sperma, la valutazione dell’ovulazione, l’isterosalpingografia (per la diagnosi dell’utero) ed eventualmente un test per la riserva ovarica.

Infertilità sine causa: cosa fare?

Cosa si può fare quando si è di fronte a una condizione di infertilità sine causa? La domanda può apparire impropria, considerando che, in assenza di cause, mancano anche le soluzioni. In realtà qualche possibilità di azione c’è. Questo anche alla luce dei significativi progressi raggiunti dalle moderne diagnosi che permettono di individuare le cause di infertilità.

L’indicazione è quella di monitorare la situazione procedendo poi in base alle singole caratteristiche di ogni paziente, individuando la strategia più consona in termini di rapporto tra costi e benefici. Gli interventi più comuni vanno da un cambiamento dello stile di vita a una laparoscopia, passando per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

infertilità sine causa

Cosa si intende per “stile di vita corretto”? Le principali indicazioni sono di evitare alcol, fumo, stress e abuso di farmaci anabolizzanti. Questi, infatti, possono “causare una significativa diminuzione del potenziale di fertilità nella coppia”. Questo vale sempre, ma a maggior ragione quando ci sono difficoltà nell’iniziare una gravidanza. Un altro elemento da tenere sempre in considerazione è quello dell’età (specie nelle donne), che può incidere sull’aumento della difficoltà nell’ottenere un concepimento.

Ciò che in conclusione appare evidente è che nei casi di infertilità sine causa è necessario monitorare, sotto la direzione e l’indicazione di un medico specializzato, la situazione e non perdere la speranza di poter avere una gravidanza. Anche perché l’assenza di una causa è una conclusione speculativa che può essere smentita individuando i fattori che impediscono il concepimento in modo da riuscire a intervenire in maniera risolutiva.

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  • Infertilità di Coppia