Negli ultimi anni l’attenzione per la forma fisica è aumentata raggiungendo a volte una sorta di ossessione, complice anche il giudizio sociale che i chili di troppo avrebbero sulla percezione della bellezza. Parallelamente c’è tutta la consapevolezza di come il peso non sia solamente un elemento estetico ma, soprattutto, un indicatore dello stato di salute. Alla luce di questi due elementi molte donne spesso cercano informazioni su come (e quanto) dimagrire in gravidanza.

È un argomento molto importante che, come abbiamo visto, unisce salute (propria e del bambino), ma anche tutti quegli aspetti legati all’accettazione di sé e della propria immagine che l’aumento di peso fisiologico della gravidanza potrebbe compromettere.

Per rispondere alle domande e ai timori delle future mamme che vorrebbero dimagrire in gravidanza abbiamo intervistato il Dottor Luca Zurzolo, specialista in ginecologia e ostetricia, e insieme con lui abbiamo affrontato questo argomento nella sua interezza. Partendo innanzitutto dalla distinzione tra perdere peso in gravidanza e mantenerlo senza aggiungerne altro. Due condizioni apparentemente simili, in quanto legate alla riduzione del peso corporeo, ma che in realtà partono da prospettive differenti e, inevitabilmente, hanno anche conseguenze molto diverse.

Dimagrire in gravidanza fa male?

Dottor Zurzolo, quand’è che è normale l’aumento di peso in gravidanza?

Durante la gravidanza abbiamo un incremento ponderale fisiologico legato alla produzione del liquido amniotico, alla creazione della placenta e al peso del bambino. Mediamente un feto pesa tra i 3 e i 3.5 Kg e tra liquido e placenta bisogna considerare tra i 2.5 e i 3 Kg. Quindi possiamo dire che 6 Kg in più per la gestante sono un qualcosa di fisiologico nel momento in cui riesce a mantenere il peso durante tutti i nove mesi.

Quanti chili si “possono prendere” senza doversi preoccupare per la propria salute e quella del proprio bambino?

Nella tolleranza dell’incremento ponderale c’è un’usanza per la quale si dice che si può mettere massimo un chilo al mese, quindi durante tutta la gravidanza 9 chili sono consentiti dove 6 sono il bambino, il liquido e la placenta e gli altri 3 sono un modesto incremento ponderale che poi verrà smaltito successivamente alla gravidanza. In questo periodo c’è anche una ritenzione di liquidi, quindi un leggero aumento di peso non è qualcosa di nocivo. Se una donna dall’inizio alla fine della gravidanza mette 6 kg significa che ha mantenuto un ottimo regime alimentare e non ha preso peso.

Dimagrire in gravidanza: quando è possibile?

È possibile dimagrire in gravidanza? Ci sono casi in cui si può lavorare su questo aspetto della propria condizione fisica?

Dimagrire in gravidanza deve essere visto con attenzione. Se abbiamo un soggetto particolarmente magro, quindi particolarmente attento alla linea, non dobbiamo cadere nella tentazione di non voler prendere neanche un chilo. Perché mettere 0 kg non significa mantenere il peso, significa perdere 6 kg in quanto dobbiamo andare al netto del peso del liquido, della placenta e del bambino. Questo in un soggetto normopeso può generare una situazione paradossale di sottopeso materno che non è utile a nessuno, né alla mamma né al bambino.

Anche perché se dopo si ha intenzione di allattare quello è un momento che richiede tantissime risorse in termini calorici ed energetici per la mamma; arrivare stanchi, sfibrati e sottopeso all’allattamento provocherebbe un’ulteriore diminuzione del peso materno che non è assolutamente produttivo che potrebbe anche provocare una difficoltà nell’allattare e quindi nell’alimentare il bambino. Andare sottopeso non ha quindi nessuna utilità.

Come dimagrire in gravidanza

Per le donne in sovrappeso è necessario dimagrire o come bisogna regolarsi?

In questi casi bisogna cercare di controllare l’alimentazione e un buon risultato è quello di cercare di non incrementare eccessivamente il peso e se riusciamo a mantenerlo, quindi perdere pochi chili rispetto a un sovrappeso evidente, può essere migliorativo in termini di affaticamento articolare e scheletrico, quindi una migliore respirazione e una migliore stabilità cardiorespiratoria.

Quali indicazioni dare alle donne che temono che con la gravidanza venga rovinata, magari in maniera anche irreversibile, la propria forma fisica?

Non dobbiamo farne un discorso estetico o di moda. Ovviamente ci troviamo di solito di fronte a pazienti che se già sono in sovrappeso magari non sono troppo attente all’alimentazione e quindi probabilmente in gravidanza non andranno a correggere questo regime; oppure persone eccessivamente attente all’alimentazione per le quali dobbiamo stare attenti nello scoraggiare atteggiamenti di eccessiva ossessione verso il dimagrimento, perché è fisiologico che un po’ di peso si prenda in gravidanza.

Dimagrire in gravidanza: a cosa fare attenzione

Dottor Zurzolo, cosa fare, quindi, per gestire correttamente il problema dell’aumento di peso durante i mesi della gravidanza?

In gravidanza basta avere un’alimentazione equilibrata. In questo periodo è sempre opportuno mantenere una buona alimentazione e, se non ci si riesce da soli, è bene affidarsi a una nutrizionista esperta in maniera tale da non far mancare nulla alla gestante in termini di elementi nutritivi che servono a lei e al bambino.

Cosa possono fare le donne che soffrono di particolari avversioni per i cibi come la tipica nausea caratteristica delle prime settimane di gravidanza?

Nei casi in cui abbiamo un vomito profuso se questo dovesse generare un forte dimagrimento e un’incapacità di nutrirsi, la paziente deve assolutamente rivolgersi al ginecologo che le proporrà la terapia medica adeguata e nei casi particolarmente severi addirittura il ricovero in ospedale, ma parliamo di casi estremamente rari.

Generalmente abbiamo il problema opposto, ovvero che si mette molto peso in gravidanza. Il problema di perdere troppo peso in gravidanza, a meno che non sia un fatto volontario o non ci sia un rifiuto nei confronti del cibo o, come a volte succede, una forte nausea che porta vomito alla gravida, è un qualcosa di assolutamente raro.

L’attenzione per il peso non è, quindi, solamente relativa a cosa mangiare e cosa evitare durante la gravidanza?

I cibi vanno sempre mangiati tutti, con le dovute eccezioni come i cibi crudi o quelli insaccati in maniera artigianale, in modo equilibrato e in quantità ridotte. Poi bisogna tener presente che in gravidanza, con l’aumentare dei mesi di gestazione, i movimenti e la mobilità si vanno a ridurre. Questo significa che bisognerà introdurre meno calorie per compensare la maggiore inattività fisica.

È quindi fondamentale ribadire l’importanza dell’alimentazione in gravidanza e di come il metabolismo sia diverso da soggetto a soggetto con le relative conseguenze sulla quantità di nutrienti assimilati (carboidrati, proteine, grassi, eccetera) dai cibi. Questa attenzione deve rimanere costante per tutto il corso della gravidanza?

Sì, in particolare nell’ultimo trimestre dove l’affaticamento da parte del fisico è più marcato.

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