Anonimo

chiede:

Volevo sapere se in gravidanza è possibile assumere Psyllogel fibre,
per il
problema della stitichezza. I miei dubbi derivano dal fatto che
contiene lo
0,8% di aspartame, che so vietato.
Quale altri prodotti a base di fibre mi consiglia?
Grazie mille.

Gentile Signora,
l’uso dell’aspartame, un sostituto dietetico dello zucchero, in
gravidanza è spesso messo in discussione. Il metabolita principale
dell’aspartame, la fenilalanina, si concentra nel feto con un
meccanismo di trasporto transplacentare attivo e dei livelli tossici
possono causare un ritardo mentale. Tuttavia, quando l’assunzione è
mantenuta nei limiti usuali, i livelli di fenilalanina fetale sono di
molto al di sotto dei livelli tossici. L’assunzione moderata di
aspartame durante la gravidanza sembra porre un modesto rischio di
tossicità per il feto. Comunque, se la madre è affetta dalla
fenilchetonuria, l’assunzione della fenilalanina, e quindi
dell’aspartame, è proibita.
Durante la gravidanza la stitichezza può insorgere anche nelle donne
che normalmente non soffrono di questo disturbo. Il progesterone ed alcuni ormoni prodotti producono infatti il rilasciamento delle pareti intestinali limitandone i movimenti e
rendendone meno efficiente la progressione delle feci.
Gli stessi ormoni svolgono anche un’azione rilasciante sulla parete
delle vene, aumentando il rischio di emorroidi e varici che nelle donne
sono circa due volte più frequenti.
Le emorroidi e la stitichezza si devono prevenire con una adeguata
alimentazione ricca di fibre (verdura e frutta, pasta e riso
integrali) che stimolano i movimenti intestinali. È importante svolgere una costante attività fisica ed assumere anche molti liquidi: lo scarso movimento fisico, un’alimentazione povera di fibre e di acqua, la tendenza al sovrappeso o alla obesità conclamata
contribuiscono a creare il problema.
Sono necessari pertanto:
– una regolare attività fisica
– una corretta alimentazione e di introduzione di liquidi con almeno
1,5-2 litri di acqua al giorno
– un accurato controllo dell’aumento di peso legato alla gravidanza (massimo 10-13 kg al termine)
– una cura della stipsi, eventualmente con l’uso di lassativi blandi
– l’uso di detergenti a pH acido
– una idonea terapia antalgica per ridurre il dolore ed il disagio.
Aver avuto due o più gravidanze può aumentare infatti il rischio di
emorroidi del 20-30 per cento.
In genere la stitichezza ed i problemi emorroidari in gravidanza
tendono a migliorare nei due mesi successivi al parto, quando il
progesterone e gli altri ormoni ritornano nella norma.
Talvolta si sono purtroppo già prodotti danni irreversibili nel plesso
venoso emorroidario con sfiancamento dei legamenti e prolasso rettale
muco-emorroidario, ovvero la protrusione del canale anale con
infiammazione cronica locale, erosione della mucosa e conseguenti
emorragie. La stitichezza aumenta il rischio di numerose complicanze.
In questi casi è utile un consulto con lo Specialista Colo-proctologo per gestire i sintomi durante la gravidanza e eventualmente al termine della stessa. È doveroso, comunque, che sia il suo Ginecologo a consigliarla. Auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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