Valentina

chiede:

Buongiorno dottore, gentilmente vorrei chiedere una spiegazione più chiara rispetto a ciò che mi è stato detto dalla mia ginecologa la quale, per non mettere ansia alle pazienti, resta piuttosto vaga qualora le si pongano domande più specifiche (questo atteggiamento su di me ha l’effetto opposto).

Sono alla settimana 28+3 di gravidanza, finora tutto perfetto (traslucenza nucale, Dna fetale, morfologica, crescita corrispondente al 50°percentile, monitoraggi e movimenti fetali). Durante l’ultima eco mi è stata riscontrata ex novo una resistenza delle arterie uterine, ma la ginecologa mi ha detto che la flussimetria è perfetta: non è una contraddizione?

Forse non ho capito bene come si valuta questa resistenza, con che parametri e che cosa invece indica la flussimetria. Inoltre ha usato il termine “placentazione anomala” dicendomi semplicemente che si tratta del modo in cui si è formata la placenta e del modo in cui funziona (in modo non ottimale) dato che sono ipertesa, ma da pochi giorni in cura con Adalat (è stata già esclusa proteinuria o altri sintomi di preeclampsia). Il mio liquido amniotico in questo momento è 10.1: è un valore preoccupante?

Sarò grata se potrò avere un parere in merito alla situazione descritta nel suo quadro generale, in considerazione del fatto che conduco uno stile di vita sano, senza fumo, completamente astemia e con buona idratazione, tranne nell’ultima settimana in cui per vari motivi ho bevuto molto meno (può dipendere anche da questo la diminuzione del liquido e può essere utile aumentare l’introduzione di liquidi?). Ringrazio infinitamente.

Dott. Luca Zurzolo

risponde:

Gentile Valentina, la resistenza aumentata è un parametro relativo ai vasi che irrorano l’utero, i valori della flussimetria nella norma sono verosimilmente invece quelli riferiti al feto, pertanto le due cose non sono in contrasto tra loro.

Non ho a disposizione i tuoi referti per capire cosa si intenda per placentazione anomala nel tuo caso, ma credo ci sia stata forse una incomprensione al riguardo: la placentazione “anomala” di per sé rappresenta un elemento da tenere in gran considerazione, è difficile che la collega possa aver detto che è un evento trascurabile. Il liquido amniotico da te te riferito non desta preoccupazione. Ti suggerisco di parlare apertamente con la tua ginecologa e di farle tutte le domande necessarie a rasserenarti. Sono sicuro che la collega sarà felice di poterti essere di aituo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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