Anonimo

chiede:

Sono una futura mamma di 25 anni. Aspetto un bimbo maschio con scadenza del parto per il 15 settembre. Dalla seconda ecografia
effettuata in data 6 maggio hanno riscontrato una pielectasia bilaterale (rene dx 4,3 mm rene sx 5,4). Ieri ho effettuato una nuova ecografia e ci sono rimasta… male. Sebbene la crescita fetale sia regolare, la pielectasia già riscontratami precedentemente è attualmente di 9,4 mm rene sx e 3,1 rene
dx. Cosa sta succedendo? Il bacinetto renale sinistro è il triplo del destro e il destro si è rimpicciolito… è normale? Come devo comportarmi di fronte
a ciò? Ho letto che trattasi di alterazione cromosomica… che danni
possono esserci su mio figlio? A quali malattie potrà andare incontro (anche
tipo distrofia o altro?)? Un simile problema persistente sino alla nascita imporrebbe un parto prematuro? Il bambino soffre di ciò ora (dolori o altro?). Il rene
sinistro potrebbe ingrossarsi ancora, e il destro potrebbe atrofizzarsi? Sono così sbilanciati! La prego di aiutarmi sono molto preoccupata e non so davvero cosa fare…
Grazie,

Gentile Marzia,
il problema è molto meno nero di come le appare. Innanzitutto la pielectasia
è molto modesta, meno di 1 cm, e talvolta è fisiologica. È dovuta a ad
un’incompetenza del giunto pieloureterale, che, detto in parole semplici,
significa che la comunicazione fra il rene e il tubicino di scarico delle
urine non si è ancora sviluppata bene e quindi non è in grado di garantire
il perfetto funzionamento “idraulico” di questa “grondaia”. La differenza
fra destra è sinistra è irrilevante e di sicuro il feto neanche se ne
accorge: forse è più infastidito da un improvviso rumore ambientale o da una
contrazione uterina. Generalmente lo sviluppo si perfeziona entro il parto o
dopo poco. Potrebbe residuare per qualche tempo una stasi urinaria a livello
renale, che può essere causa di infezioni. È bene quindi che il pediatra ne
sia informato per fare i dovuti controlli. Quanto all’anomalia cromosomica,
il significato di quello che ha letto è ben diverso: questa dilatazione è
considerata un soft marker di possibile anomalia cromosomica, vale a dire
che si assiste ad un modesto aumento della probabilità di cromosomopatia.
Aumento della probabilità significa che, per esempio, date 1000 gestanti
come lei, invece di assistere alla nascita di 3-4 bimbi affetti, ve ne
saranno 6-7, ma ho dato dei numeri a caso solo per farmi capire. Inoltre,
secondo le ultime acquisizioni, la pielectasia ha questo significato quando
riscontrata nel I trimestre e non in epoche più avanzate, e quindi il suo
caso è ancora più tranquillo. Ora è più serena? Saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo