Anonimo

chiede:

Buongiorno, sono al secondo mese di gravidanza, data presunta del parto 24 maggio 2020. Sono una lavoratrice con partita IVA forfettaria, aperta solo 5 mesi fa su richiesta del datore di lavoro che ha preferito farmi lavorare come “consulente” con contratto stipulato tra le parti annualmente. Il mio contratto con l’azienda scadrà proprio ad aprile (un mese prima circa del parto): come posso tutelarmi nel caso in cui l’azienda non volesse rinnovare il contratto? Inoltre, ho diritto alla maternità o a un qualche tipo di indennità per il periodo durante il quale non lavorerò e quindi non emetterò fattura? Grazie in anticipo!

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Buongiorno, innanzitutto sono spiacente di informarLa che l’eventuale congedo di maternità non eviterà la normale scadenza del rapporto di lavoro. Ad ogni modo, anche le lavoratrici autonome come Lei possono beneficiare del congedo di maternità come le lavoratrici dipendenti, in quanto iscritte alla gestione separata INPS. La legge richiede tuttavia un requisito contributivo: nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo, infatti, devono risultare effettivamente accreditati o dovuti almeno 3 contributi mensili. Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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