Anonimo

chiede:

Gentili avvocati, vi scrivo per avere dei chiarimenti riguardo la mia posizione lavorativa. Ho un contratto a progetto da febbraio 2015 con scadenza 31/12/2015, al momento lavoro da casa a seguito di qualche problema con la gravidanza (tra cui una minaccia d’aborto). Il mio datore di lavoro è ovviamente informato dello stato di gravidanza. La data prevista per il parto oscilla tra la seconda metà di novembre e la prima di dicembre. Se ho capito bene, c’è la sospensione del contratto per 180 giorni che corrisponde più o meno all’indennità di maternità (la maternità è però di 2+3 mesi, giusto?). All’INPS dovrò comunicare i 180 giorni o i 2+3 mesi? Se al termine dei 180 giorni non rientrassi a lavoro perchè con un contratto a progetto non ho diritto né ad allattamento (quando lavoravo in ufficio, il mio orario era 9-18) né a maternità facoltativa, avrei diritto all’indennità di disoccupazione? Vi ringrazio per l’attenzione.

Gentile Emanuela,
il periodo di maternità va da 2 mesi prima della dpp a 3 mesi dopo il parto, quindi lei il calcolo per i 2 mesi antecedenti li deve calcolare dalla dpp che sicuramente conosce. Per ciò che concerne la disoccupazione, è necessario vedere se i contributi versati sono sufficienti perchè la stessa le venga riconosciuta, quindi dovrebbe rivolgersi all’INPS per sapere il suo stato contributivo.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Avvocato