Anonimo

chiede:

Salve, preciso sin da subito che in data 1 febbraio 2010 ricevevo 2 distinte lettere di richiamo, per meglio dire 2 distinti raggiri studiati ben bene per intimorirmi, i quali presa dalla paura di perdere il lavoro ho dovuto firmare seduta stante di fronte al mio datore di lavoro non dandomi nemmeno l’opportunità di pensarci o chiedere a qualcuno informato sul caso. Ad oggi trascorsi ormai due anni e più, mi trovo ad aver dato al mio datore di lavoro notizia della mia maternità inaspettata, verbalmente in data 21 marzo 2012 avendo come prova delle analisi di beta hgc comprovanti la mia gravidanza in data 20 marzo. Essendo affetta da mutazione del Fattore V di Leiden in data 23 marzo mi sono recata dal mio ginecologo quale primario dell’ospedale di Foligno, il quale mi ha classificato la mia gravidanza come gravidanza a rischio e pertanto mi ha certificato che dal 23 marzo alla data del parto io debba astenermi dal lavoro. Preciso che a seguito di accordi verbali ho dovuto assentarmi dal lavoro nella giornata del 20 marzo pomeriggio, nel giorno 21 che è quello in cui li ho avvertiti della mia gravidanza e nel giorno 23 del quale ho il certificato del ginecologo. Ora nella giornata di oggi mi è stata notificata una lettera di richiamo avente ad oggetto le assenze ingiustificate di quei giorni che vi ho citato, ora essendo questo il 3 provvedimento, ed essendo comunque trascorsi 2 anni dai primi, può essere questo un motivo di licenziamento avendo praticamente scritto il richiamo pur sapendo che ero incinta e che ho delle analisi in data 20 comprovanti la mia maternità ed un certificato della stessa data della lettera di richiamo anticipatogli sabato 24 tramite fax e spedito con r. A/r all’ispettorato del lavoro??? Vi prego aiutatemi, non so cosa fare.

Gentile sig.ra, la lettera di richiamo fatta ad oltre 2 anni di distanza non fa cumulo con quelle precedenti, in quanto le lettere di richiamo fanno cumulo se fatte nei termini di 2 anni.
Per la lettera di richiamo, le consiglio di contestarle immediatamente spiegando i motivi della sua assenza, con eventualmente allegando il certificato medico. Il datore di lavoro non dovrebbe avere motivi di licenziamento, ma nel caso dovesse provvedere in tal senso lo potrà impugnare tranquillamente.
Cordialmente

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Avvocato