Anonimo

chiede:

Gentile dottore, La ringrazio fin da ora del tempo che vorrà dedicarmi. Sono una ragazza di 33 anni affetta da tiroidite autoimmune da diverso tempo, ma non ho ancora iniziato nessuna terapia sostitutiva perché i valori sono ancora nella norma. Sto iniziando a pensare alla mia prima gravidanza e le ultime analisi rilevano il TSH a 3.49, l’endocrinologo ha detto che questo valore va ancora bene e che non può causare difficoltà di concepimento, come neanche i valori altissimi degli anticorpi tpo. A suo avviso tali anticorpi solo raramente portano all’infertilità, e se dovessi avere problemi a restare incinta dovrei assumere cardioaspirina prima della gravidanza. Mi ha detto inoltre che gli anticorpi non aumentano il rischio di abortività, mentre la mia ginecologa ha invece affermato il contrario. Volevo quindi chiederLe se Lei condivide il parere del mio endocrinologo (sia per quanto riguarda il valore del TSH, la terapia sostitutiva da iniziare solo in gravidanza che per il discorso degli anticorpi) oppure se secondo Lei gli anticorpi possono rappresentare davvero un rischio per la gravidanza, sia per il concepimento che per il rischio di aborto. So anche che avendo già una patologia autoimmune sono soggetta ad averne anche altre, quindi non so se sarebbe opportuno fare ulteriori analisi per cercare anticorpi che potrebbero creare problemi per una gravidanza. Le chiedo per cortesia, se possibile, di chiarirmi le idee perché vorrei pensare ad una gravidanza, ma sono davvero molto confusa e soprattutto preoccupata! La ringrazio davvero di cuore.

Gentile Signora,gli anticorpi antitiroide, anche se attraversano la placenta, non causano in genere problemi fetali.
Tra le altre cose, la tiroidite autoimmune di solito migliora in gravidanza per poi peggiorare nuovamente dopo il parto. La tiroidite autoimmune con alti livelli di auto anticorpi aumenta solo di poco il rischio di aborto nel primo trimestre.
Fondamentale è però mantenere in gravidanza dei valori tiroidei materni ottimali. Il limite di sicurezza, per così dire, del TSH in gravidanza è di circa 1,5 mcg/ml. Per tutta una serie di ragioni inoltre, la l-tiroxina eventualmente assunta, richiede dosaggi maggiori in gravidanza. La tiroidite autoimmune è parente stretta del morbo di basedow o ipertiroidismo. Durante la gravidanza quindi è importante effettuare spesso anche il dosaggio degli anticorpi antirecettore (TraB), in quanto le due condizioni possono virare l’una nell’altra. Gli anticorpi antirecettore, se presenti, potrebbero indurre un ipotiroidismo fetale anche se transitorio.
Potrebbe essere utile prima di una gravidanza effettuare anche altre indagini autoimmuni, es. per la celiachia, per il lupus anticoagulante e dosare almeno gli ANA, AMA ENA.
Il suo valore di TSH attuale è al limite. Non deve superare i 4 mcg/ml.
Personalmente però inizierei già il trattamento con L – tiroxina adattando poi in maniera adeguata le dosi in gravidanza con lo scopo di mantenere il TSH quanto più vicino possibile al valore prima specificato.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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