Anonimo

chiede:

Buongiorno, le scrivo per avere un’informazione per quanto riguarda la maternità e la cassa integrazione. Il 9 aprile sono entrata in maternità obbligatoria, nel mese di marzo sono stata messa in cassa integrazione per via dell’emergenza COVID-19. Volevo sapere se la maternità viene calcolata sullo stipendio presunto di marzo (ciò che avrei dovuto percepire) anche se in Cassa o se, invece, verrà calcolata sul mese di febbraio nel quale ho lavorato. Lo chiedo perché le mie ore da contratto in questi due mesi sono cambiate. La ringrazio!

Avv. Sara Girelli

risponde:

Buongiorno signora, tra maternità e cassa integrazione la prima prevale, sempre. Non vi è alcun dubbio in merito e le donne che si trovino in maternità possono stare tranquille se l’azienda ha sospeso l’attività per COVID-19 e ha avuto accesso alla cassa integrazione ordinaria o in deroga che sia. L’indennità di maternità e quindi la retribuzione a essa collegata prevale sempre sulla cassa integrazione, in altre parole il trattamento economico della prima prevale sul secondo.La maternità dà diritto all’80% della retribuzione giornaliera, ma alcuni contratti collettivi prevedono anche il 100%, festività comprese. La cassa integrazione prevede in linea di massima l’80% della retribuzione. Nel suo caso, il calcolo è fatto sulla retribuzione del mese in corso.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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