Jlenia

chiede:

Buongiorno, sono in maternità anticipata e sto percependo uno stipendio nettamente più basso rispetto alla maternità del 2019. L’azienda mi ha dato come motivazione che il calcolo viene fatto sull’ultima busta paga prima dell’inizio maternità, in cui c’era la cassa integrazione e per questo motivo lo stipendio è più basso.

Ora le chiedo, è corretto che venga presa in considerazione l’ultima busta paga con la cassa integrazione aperta? E se io avessi avuto la cassa integrazione al 100% non avrei percepito nulla? Non dovrebbe essere presa in considerazione l’ultima busta paga prima della cassa integrazione? La ringrazio anticipatamente per la risposta.

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Buongiorno, la retribuzione che rileva al fine di determinare la misura dell’indennità di maternità è la retribuzione media giornaliera del mese precedente. Se nel periodo di riferimento la lavoratrice è stata assente per sospensione dell’attività o riduzione dell’orario con intervento della cassa integrazione, si deve tenere conto della retribuzione che la lavoratrice avrebbe percepito in caso di presenza al lavoro (Circolare INPS 7 luglio 1990, n. 152). Le consiglio di rivolgersi ad un ente di patronato al fine di controllare la correttezza degli importi erogati. Cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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