Anonimo

chiede:

Gentile dottore, ho 34 anni e nel corso dell’ultimo anno ho avuto
tre
aborti rispettivamente alla nona, alla settima ed infine, quello senza
dubbio più significativo, alla undicesima settimana. In tutti i casi senza
alcuna minaccia di aborto. Solo nel secondo caso sin dalla prima ecografia
non è stato rilevato l’embrione, negli altri due casi le prime ecografie
hanno evidenziato il battito cardiaco. Dopo il secondo episodio ho fatto
esami più approfonditi; il mio ginecologo ha richiesto in primo luogo
esame
del cariotipo per me e mio marito, tamponi vaginali per ricerca di
clamidia,
mycoplasma e germi comuni, fibrinogeno, FSH, LH, 17-Beta estradiolo,
prolattina, FT3, FT4, TSH, APC resistance, fattore V Leiden, proteina C,
proteina S libera, L.A.C, antitrombina III, anticorpi antifosfolipidi,
anticorpi anticardiolipina, anticorpi anti beta 2 glicoproteina, test di
Coombs indiretto; il tutto, compresa l’isteroscopia diagnostica effettuata
nello stesso periodo, ha dato esiti assolutamente nella norma. Inoltre a
seguito del primo e del terzo aborto è stato richiesto l’esame
cito-genetico
dell’embrione che ha evidenziato un cariotipo normale. Alla luce dei
precedenti, nell’ultima gravidanza ho assunto sin dalla sesta settimana 25
mg di deltacortene forte e 1 compressa al giorno di Clarema 120. Il mio
ginecologo, addebitando gli episodi di aborto esclusivamente ad una causa
di
tipo immunitario, ritiene sia stata assunta una dose non sufficiente per
il
mio caso di cortisone. Le chiedo in primo luogo una sua opinione a
riguardo
ed inoltre quali possano essere le dosi di cortisone da assumere in questi
casi e a quali effetti collaterali posso andare incontro. RingraziandoLa
per
la cortese disponibilità spero di avere presto un suo riscontro.

Gentile signora,
se gli accertamenti che ha eseguito sono tutti nella norma, compresi i
valori anticorpali tipo ACA e LAC, i cortisonici (la cui dose va adattata
in gravidanza in base a quella eventualmente necessaria in passato per
contenere gli effetti di un’autoimmunità) sono utilizzati su base empirica.
Ritengo opportuno che si affidi ad un Centro di Fisiopatologia della
Riproduzione per una nuova valutazione dei suoi fattori di rischio e
l’eventuale ricorso a tecniche di procreazione assistita. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo