Anonimo

chiede:

Salve, sono alla mia prima gravidanza e alla
7 settimana di gestazione, lavoro in un asilo nido privato e i primi di settembre dovrei riprendere a lavorare. Le mansioni che svolgo però al lavoro sono faticose in quanto devo prendere in braccio bambini piccoli, stare in piedi molte ore, stare a contatto con odori e ambienti che mi provocano nausea, per non parlare della possibilità che avrei di prendermi dai piccoli malattie infettive e virali. La mia domanda è: potrei, dati i rischi nel mio ambiente lavorativo, andare in maternità anticipata? O si può parlare proprio di gravidanza a rischio? Inoltre in entrambi i casi a pagarmi è l’inps o il mio datore di lavoro? E in che percentuale? Grazie per la cortese attenzione, cordiali saluti

Gentile Signora, il Suo è un tipico caso in cui è possibile richiedere il congedo anticipato per condizioni di rischio, legate all’ambiente lavorativo ed al potenziale contatto con agenti patogeni (malattie dei bambini) che possono essere pregiudizievoli per la salute Sua e del bambino che porta in grembo. Parli della questione con il Suo ginecologo di fiducia. In tale ipotesi l’ente preposto al rilascio dell’autorizzazione all’astensione anticipata è la Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente. L’assegno di maternità dovrebbe esserLe anticipato dal datore di lavoro. La misura dell’emolumento è generalmente pari all’80% dell’ultima retribuzione percepita, salvo che nel contratto di lavoro sia prevista la misura del 100%. Le consiglio di visionare il contratto di lavoro che, certamente, regolamenta anche l’obbligo di astensione per il caso di gravidanza. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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