Anonimo

chiede:

Gentilissimo dott. spero in una sua risposta. Mi chiamo Daniela, ho 28 anni e sono di Augusta (sr). A 24 anni nel 2001 ho avuto un aborto tardivo spontaneo alla20° sett. Una gravidanza normalissima senza problemi solo mi sentivo sempre affaticata e quando urinavo sentivo bruciore e prurito. Come terapia farmacologica avevo acido folico e ferro. All’improvviso mi vennero macchie di sangue subito in ospedale ed era pronta per partorire. Il mio ginecologo mi disse che era una cosa normalissima che poteva capitare data la mia ignoranza sulle contrazioni. Nel 2002 era nuovamente incinta, all’8 sett. ho avuto perdita di sangue un piccolo distacco di placenta. Da lì mi è stato dato lentogest intramuscolare per poi seguire prontogest intramuscolare, più la vasosuprina per bocca. Alla 22°sett. il ginecologo mi sospende la cura farmacologica ed io da me lo continuata per altre due settimane, poi per paura che potessi danneggiare il feto decido di non fare più la cura. Conseguenza dopo una settimana vedo una piccola macchia di colore rosa quindi vado in ospedale e li era subito pronta al parto. Ero alla 24°sett. il dott. prova a farmi il taglio cesareo ed è nata mia figlia 880gr. 37 cm. Il ginecologo mi disse che per un’altra eventuale gravidanza mi avrebbe fatto il cerchiaggio e questo me lo aveva detto anche dopo il primo aborto .Nel 2005 prima di avere un’altra gravidanza volevo sapere se dovevo sottopormi a qualche esame, mi disse che non ce n’era bisogno e che con il cerchiaggio avrei risolto il problema e che il parto sarebbe avvenuto entro la 35°sett. Inizio nuovamente questo calvario non ho nessun problema, il ginecologo mi da solamente acido folico e prometrium. Sono nuovamente affaticata avevo i globuli bianchi alti e i neutrofili sopra la norma, globuli rossi sotto la norma e quando urinavo sentivo bruciore e prurito. Mi viene dato monuril per tre giorni anche se il problema non si era risolto. Nell’esame urinario avevo la presenza urati amorfi e cristalli di calcio ossalato ma non mi era stato dato niente. Alla 12°sett. avevo il fondo del collo dell’utero a 4cm ma il ginecologo decise di farmi il cerchiaggio alla15°sett. e li avevo il fondo del collo dell’utero a 1cm. va tutto bene la gravidanza procede e mi diede da prendere miolene per prevenire. Alla 20°sett. faccio il test della toxoplasmosi e risulta di averla contratta lo comunico al ginecologo e mi disse di non preoccuparmi perché sicuramente avevano sbagliato dato che all’inizio della gravidanza ero risultata immune. Una settimana dopo vado in ospedale perché sentivo un dolore lombare mi fanno spasmex intramuscolare e mi mandano a casa nonostante io gli avessi detto che soffro di renella ai reni. Alla 22°sett. il dolore si fa più intensivo mi controllano e mi dicono che il cerchiaggio è perfetto e che la bambina stava bene mi fanno miolene endovena ma il dolore si fa un po’ più forte, il giorno seguente quando mi hanno visitato c’era un aborto tardivo in atto, ho avuto emorragia inarrestabile con possibilità di rimozione utero, anemia 8.0 trasfusione di sangue e tamponamento utero vaginale. Il ginecologo mi disse che l’avevo scampato per un pelo e di non fare più figli perché non sono in grado. Io penso che sia stato fatto qualche sbaglio. Vorrei sapere per un eventuale gravidanza a chi mi potrei rivolgere e quali esami effettuare? Si potrebbe verificare un eventuale emorragia nel parto e morire? Da che cosa è stata causato questo aborto secondo i miei indizi? Potrei ancora avere un’altra gravidanza? In tutte e due le gravidanze sono stata a letto immobilizzata. In Sicilia esiste qualche centro a cui potrei rivolgermi per la poliabortività? Potrebbe darmi qualche indirizzo? Il cerchiaggio poteva essere fatto prima? Il ginecologo mi disse che il peso del feto non avrebbe condizionato l’utero perché è elastico, quindi il cerchiaggio anche se fatto un po’ più tardi non ci sarebbero stati problemi, tutto ciò è vero? La ringrazio tempestivamente per la cortese attenzione.

Cara Daniela, anche se mi ha descritto nei particolari la sua brutta esperienza, per esprimere un parere circostanziato sono necessarie notizie maggiormente tecniche che lei non mi fornisce.
Purtroppo non sono in grado di fornirle nominativi nella sua zona, anche se sicuramente molti ginecologi e centri saranno in grado di seguirla nella eventualità di una nuova gravidanza.
Non le nascondo, almeno giudicando da quanto mi scrive, che una nuova gravidanza potrebbe essere rischiosa, anche perché non mi sembra che fino ad ora sia stata fatta nessuna diagnosi almeno probabilistica a riguardo dei suoi aborti.
Nel caso in cui optasse per una nuova gravidanza, le consiglio di eseguire prima numerosi esami internistici (ormonali, emocoagulativi, immunitari e reumatologici), una mappa cromosomica sua e di suo marito, una ecografia transvaginale ed una colposcopia con tamponi vaginali completi. Indispensabile anche una ecografia addominale.
Al momento della gravidanza si faccia seguire da un ecografista di secondo livello e da una equipe ginecologica di valore, magari anche in regime di ricovero.
Purtroppo a distanza non posso dirle altro.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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