Anonimo

chiede:

Buongiorno, ho 24 anni e aspetto il mio primo figlio. Ieri sono andata a trovare una mia amica con quattro bambini piccoli e, nella mezzora in cui sono stata da loro, mi sono sentita in imbarazzo di fronte a normalissimi schiamazzi, litigi tra sorelline e pianti. Ho fatto finta di niente e ovviamente ho cercato di parlare un po’ con la mia amica, quando era possibile.

Questo mi ha però destabilizzata e meravigliata allo stesso tempo, soprattutto perché in passato ho lavorato con bambini piccoli. So che. Probabilmente, se fossero stati i miei figli avrei perso la pazienza e avrei avuto uno scatto di rabbia. Mi sono sentita in colpa per aver pensato ciò, sono arrivata a chiedermi se sia già il caso di iniziare a cercare aiuto per la depressione post partum. Ho paura di reagire in malo modo di fronte a un pianto o comunque di non saper gestire il bambino.

Gentile signora, mi sento di rassicurarla in merito a quanto racconta: è normale in gravidanza, specie alla prima esperienza come genitore, farsi domande su come reagirà in situazioni difficili quando il suo bimbo sarà nato ed è normale chiedersi se quello che proviamo sia un pensiero/sentimento giusto.

È molto maturo da parte sua chiedere un consulto in questa fase a fronte di un dubbio ma mi sento di rassicurarla sul fatto che questi pensieri, del tutto normali, non la fanno apparire come una donna che più probabilmente potrebbe sviluppare una depressione post partum: in ogni situazione, la cosa più importante è avere la capacità di chiedere aiuto ogni volta che ci sentiamo in difficoltà sempre che sia in gravidanza o dopo la nascita del bimbo. Per qualsiasi cosa resto a disposizione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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