Anonimo

chiede:

Buongiorno, lavoro in una azienda privata con contratto a tempo indeterminato dal 1 gennaio 2008, dal 1 giugno 2011 sono in aspettativa non retribuita richiesta da me per motivi personali, con durata un anno, quindi fino a maggio 2012. Sono incinta di 9 settimane con minacce di aborto, ho tutta la documentazione per l’ispettorato del lavoro, il quale mi ha informato che non lavorando da più di 60 giorni, non ho diritto alla maternità anticipata, a meno che non interrompo l’aspettativa rientrando a lavoro per almeno un giorno o facendo almeno un giorno di ferie, la mia domanda è : non sono in buoni rapporti con il datore di lavoro, può rifiutare la mia richiesta di reintegrazione a lavoro e di conseguente ferie per poi mettermi sotto ispettorato? Possono farmi perdere il diritto a percepire la retribuzione nei mesi di gravidanza a rischio? Grazie!!!

Gentile Giorgia, il Suo datore di lavoro non ha il potere di negarLe il diritto al trattamento economico di maternità, che è previsto dalla legge per ragioni di interesse pubblico e non d’interesse privato, delle singole aziende. Un licenziamento intimato a fronte di uno stato di maternità sarebbe illegittimo e, pertanto, nullo. Le consiglio di inviare la Sua richiesta al datore di lavoro con lettera raccomandata a.r., comunicando anche il Suo stato di gravidanza. Una volta ottenuto il reintegro ed il riconoscimento del giorno di ferie, potrà subito presentare all’Ispettorato del Lavoro la documentazione richiesta per il congedo anticipato. Eventualmente si faccia assistere da Patronato o Sindacato. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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