Anonimo

chiede:

Buongiorno avvocato, il primo novembre mi è stata cambiata la forma contrattuale e, da un contratto a tempo indeterminato a 40 ore settimanali, mi hanno fatto passare a un contratto (sempre indeterminato) a 27 ore settimanali. Ieri ho scoperto di essere incinta da oltre un mese. Mi chiedo: è possibile impugnare il cambiamento del contratto e ritornare a 40 ore settimanali?

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Buongiorno signora, la modifica dell’orario lavorativo richiede il consenso di entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore. Qualora non avesse mai accettato tale riduzione d’orario, Le consiglio di rimettersi quanto prima a disposizione del datore per l’osservanza dell’orario lavorativo originariamente pattuito, a mezzo di raccomandata A.R.; qualora il datore di lavoro si rifiutasse di richiedere le Sue prestazioni lavorative per 40 ore settimanali, sarà comunque obbligato a corrisponderLe la retribuzione per l’orario di lavoro a tempo pieno, oltre ad essere soggetto a possibili richieste risarcitorie per danno alla professionalità. Cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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