Anonimo
chiede:
Buongiorno, l’azienda per cui lavoro da circa 8 anni è entrata in concordato e stiamo aspettando l’omologa da parte del giudice preposto che arriverà crediamo i primi di aprile. Dopodiché ad omologa avvenuta un’altra azienda acquisterà l’attivo della mia attuale ditta e metà del personale attuale. Siamo circa 150. Io sono entrata nel terzo mese di gravidanza, sto aspettando la fine del primo trimestre (primi di marzo) per comunicarlo all’azienda ma non so nemmeno io cosa fare. Considerato che la mia azienda chiuderà, so che cessa il divieto al licenziamento e credo anche che vista la mia condizione non rientrerò nelle 75 persone riassunte dalla nuova azienda (anche se da primi colloqui mi avevano verbalmente detto che il mio ruolo era previsto, ma ovviamente le cose sono cambiate e di scritto non c’era nulla). La domanda è: nel caso in cui non rientrassi nel gruppo dei riassunti dalla nuova azienda, facendo parte della società che andrà in liquidazione e che da voci pare resterà viva fino alla fine degli anni di ammortizzatori sociali previsti, quindi diciamo tre anni, a cosa ho diritto io? Premetto che ci era stato detto visto il mio contratto un anno di cig e un anno di mobilità (ovviamente prima di scoprire della gravidanza). A questo punto mi chiedo: avrei diritto ai 5 mesi di obbligatoria e anche a quelli di facoltativa se l’azienda rimanesse aperta? E poi all’anno del bambino a quel punto avrei diritto all’anno di cig e a quello di mobilità come previsti per i colleghi che non rientreranno nella nuova azienda? Mentre se dovesse chiudere prima (cosa che ritengo quasi impossibile) avrei diritto solo ai 5 di obbligatoria e poi potrei chiedere la disoccupazione? E se invece entrassi in anticipata, sarei comunque pagata dalla mia attuale azienda? O meglio so che viene erogata dall’inps ma anticipata dal datore di lavoro. Un datore di lavoro in liquidazione può anticipare? Un’ultima domanda: potrei anche decidere di tenere nascosta la gravidanza fino alla firma del contratto nuovo, cosa non onesta moralmente certo, ma a livello legale? Non sono obbligata a comunicare la gravidanza è corretto? Grazie per l’aiuto che potrete darmi a districare questi dubbi che ho.
Gentile sig.ra, lei non è obbligata a comunicare la sua gravidanza a nessuno, se non quando dovrà andare in maternità obbligatoria. Nel caso non le venisse stipulato il contratto con la nuova azienda, l’indennità di maternità andrà a sostituire per il periodo previsto qualsiasi altra forma di retribuzione concordata, anche l’indennità di disoccupazione.
Cordialmente
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Specializzazione
- Avvocato