Buongiorno, sono impiegata a tempo indeterminato (CCNL alimentaristi). Dopo un primo parto (maternità anticipata da aprile 2017-nascita dicembre 2017) ho usufruito della maternità obbligatoria, dell’astensione facoltativa di sei mesi e, da settembre 2018, sono stata in aspettativa non retribuita fino al 31.03.2019.
Ora mi trovo nuovamente in stato di gravidanza e il 1° aprile non sono potuta rientrare al lavoro per indicazioni del ginecologo. Dovrò separare i due eventi con giornate di ferie/malattia, ma mi chiedevo se esistesse un limite minimo di stop. Basta un giorno di ferie e poi il certificato del ginecologo per la maternità anticipata (con relativa pratica INPS)? Oppure il periodo di stop deve essere più lungo? L’azienda mi dice che forse serve un mese tra i due eventi.