
Quali sono i giorni fertili?
Ovulazione e concepimento: riconoscere i giorni fertili è importante quando si è alla ricerca di ...
Cosa serve e cosa non serve per rimanere incinta e quali sono i metodi per calcolare il proprio periodo fertile, tra consigli utili e false credenze popolari.
Tra metodi dall’efficacia provata e altri che riservano risultati altamente discutibili, vediamo insieme cosa aiuta e cosa invece non serve per aiutare il concepimento.
Prima di tutto, per aumentare le probabilità di restare incinta è importante adottare uno stile di vita sano: sono banditi in primo luogo alcol e fumo (per non parlare delle droghe, ovviamente), che non solo possono compromettere lo sviluppo del feto durante la gravidanza ma rallentano il concepimento e riducono la fertilità della donna e dell’uomo.
Anche il cibo e la forma fisica sono elementi importanti per chi ricerca una gravidanza: un peso eccessivo o un’eccessiva magrezza possono causare alterazioni del ciclo mestruale quindi ridurre la possibilità di concepire. La dieta dei futuri genitori (sì, di entrambi) dovrebbe essere il più possibile completa, ricca di fibre e povera di grassi.
Non solo: ancora prima del concepimento (almeno tre mesi prima di cercare un figlio, raccomandano i medici) è consigliabile per la donna iniziare ad assumere acido folico, un alleato fondamentale anche perché riduce le probabilità che si presenti una anomalia dello sviluppo del tubo neurale, la spina bifida.
Mantenere il proprio corpo allenato e in forma è un altro buon primo passo per chi cerca una gravidanza.
Oltre al benessere fisico per la donna alla ricerca di una gravidanza è utile anche conoscere il proprio periodo più fertile, che va in genere da cinque a sette giorni prima dell’ovulazione e fino ai due-tre giorni seguenti.
Per riconoscere tale finestra temporale si possono osservare i cambiamenti del corpo, ricordando però che ogni donna è diversa, e che i sintomi dell’ovulazione non vengono riconosciuti con facilità da tutte.
Tra i cambiamenti più importanti si trovano quelli che interessano il muco cervicale, che tende a farsi più fluido e trasparente nei giorni che precedono l’ovulazione, ma anche la temperatura basale (quella cioè misurata a riposo), che tende ad alzarsi intorno alla metà del ciclo mestruale, in concomitanza con l’ovulazione.
Ovulazione e concepimento: riconoscere i giorni fertili è importante quando si è alla ricerca di ...
Non è un metodo particolarmente affidabile, invece, quello che prevede di contare i giorni che intercorrono tra una mestruazione e l’altra, poiché la durata delle diverse fasi del ciclo di una donna è molto variabile: è questo uno dei motivi per cui, ad esempio, è possibile rimanere incinta se si hanno rapporti durante le mestruazioni: può infatti capitare che nell’arco di uno stesso mese si verifichi una doppia ovulazione.
Proprio i test per l’ovulazione però possono aiutare a riconoscere il periodo più fertile per chi cerca un figlio.
Il consiglio è però quello di non prestare troppa attenzione al calendario ma rilassarsi il più possibile.
Quello che viene comunemente inteso come periodo fertile non è l’unico momento in cui la donna può rimanere incinta: le variabili, come anticipato, sono diverse, e il ciclo mestruale può subire variazioni improvvise anche nelle donne più “regolari”.
Avere rapporti sessuali completi e non protetti durante i giorni fertili aumenta sicuramente la probabilità di una gravidanza. Sulla frequenza dei rapporti, invece, gli studiosi hanno rilevato come la quantità dei rapporti non influisce particolarmente sulla probabilità di concepire, al contrario, un’eccessiva frequenza di rapporti diminuisce la densità degli spermatozoi nel liquido seminale.
Per aiutare l’arrivo di una gravidanza è utile avere rapporti più frequenti durante i giorni fertili. Non esiste una posizione da privilegiare rispetto a un’altra per aiutare il concepimento: anzi, vivere i rapporti e, in generale, la ricerca di una gravidanza con il minore stress possibile può risultare il metodo migliore.
Anche il consiglio di assumere particolari posizioni durante o dopo il coito sembrerebbe privo di fondamento scientifico, anche se gli esperti consigliano alle donne, dopo l’eiaculazione dell’uomo, di restare sdraiate qualche minuto per evitare la fuoriuscita del liquido seminale.
Tra le “bufale” inerenti la gravidanza si trova, dura a morire, quella che sostiene l’impossibilità di rimanere incinta durante il primo rapporto sessuale: non è così, anzi, è possibile l’instaurarsi una gravidanza anche con il rapporto sessuale con cui si “perde la verginità”.
In assenza di problematiche di infertilità o patologie pregresse ci vogliono in media dai 3 ai 12 mesi per concepire un figlio. Dopo 12 mesi di rapporti mirati che non vadano a buon fine (oppure dopo 6 mesi per le donne con più di 35 anni), la coppia può rivolgersi a un ginecologo che consiglierà una serie di esami per la fertilità per valutare eventuali problemi.
Avere un figlio è un desiderio di tanti uomini e donne, ma spesso la gravidanza ...
Solitamente si parte da test meno invasivi, detti di primo livello: tra questi si trovano analisi dei livelli ormonali nel sangue e ecografia pelvica (per la donna), spermiogramma (per l’uomo).
In un secondo momento si passa a test più approfonditi, come l’isterosalpingografia, che consiste in un’ispezione di utero e tube mediante iniezione di un mezzo di contrasto per rilevare eventuali disturbi dell’apparato genitale.
Se i test rilevano anomalie dell’apparato riproduttivo dell’uomo o della donna la coppia può decidere, laddove possibile, di intraprendere un percorso di fecondazione assistita.
Per la coppia che vuole cercare una gravidanza è utile infine sottoporsi ad alcuni esami preconcezionali per valutare lo stato di salute dei futuri genitori.
Dopo un colloquio con il medico alla donna vengono prescritti alcuni esami di screening, come il pap-test e gli esami del sangue, oltre ai test per rilevare la presenza di infezioni da virus come rosolia (il rubeotest) e toxoplasmosi (toxotest), che possono rivelarsi pericolosi se contratti durante la gravidanza.
Anche per l’uomo sono previsti degli esami di routine, come l’esame del sangue e i test per rilevare alcune malattie trasmissibili alla donna e quindi al nascituro, come Hiv e sifilide.
Nel momento in cui si pianifica una gravidanza conoscere lo stato di salute della coppia è importante per ridurre al minimo eventuali rischi e prepararsi al meglio.
Articolo originale pubblicato il 9 agosto 2019
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