Tra i segnali più evidenti che il proprio bambino sta crescendo riscontriamo sicuramente la crescita dei primi denti. La cosiddetta dentizione dei neonati prima e dei bambini poi è quella fase che, insieme al camminare e al pronunciare le prime parole, indica come il bambino stia crescendo.

Parliamo di un fenomeno necessario, ma che è spesso accompagnato da fastidi e problemi per il bambino che i genitori devono riconoscere e saper gestire correttamente. Un primo elemento da tenere in grande considerazione è che i bambini non sviluppano i denti tutti allo stesso modo. Anche tra fratelli ci possono essere differenze temporali che non necessariamente sono indice di un’anomalia.

Quando inizia la dentizione nei neonati?

La formazione dei denti avviene già durante la settima settimana di gravidanza, tanto che in alcuni casi è possibile vedere i denti già al momento della nascita. Più spesso, invece, i denti iniziano a comparire intorno al sesto-settimo mese. Se vi è un’ampia variabilità nelle tempistiche, l’ordine di comparsa dei denti, invece, è piuttosto regolare.

Per comprendere correttamente le tempistiche della dentizione nei neonati e nei bambini è doveroso distinguere tra la cosiddetta dentizione decidua e quella permanente.

Nel primo caso parliamo della dentizione che “si verifica nei bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni, ed è composta da 20 elementi dentari, 10 superiori e 10 inferiori. Sono definiti “decidui” perché cadranno e verranno sostituiti dai corrispettivi elementi permanenti”.

Quella permanente, invece, è lo sviluppo definitivo dei denti che sostituisce quella decidua e che porta allo sviluppo dell’arcata dentale completa, composta da trentadue denti.

I sintomi della dentizione nei neonati

Come anticipato la comparsa dei primi denti è dolorosa per il bambino, che piange e ha una serie di sintomi che indicano come è in corso la fase della dentizione.

In generale, infatti, la dentizione è accompagnata da febbre, maggiore irritabilità, difficoltà a dormire, scarso appetito e dalla presenza di gengive rosse. Un leggero stato febbrile può essere associato a una maggiore debolezza del bambino, ma può anche rappresentare il sintomo di un’infezione che è doveroso escludere ed eventualmente monitorare.

Inoltre il neonato e il bambino è solito “masticare” qualsiasi oggetto gli si presenta davanti, dai propri giocattoli alla ringhiera della culletta. Un altro dei sintomi tipici di questo fenomeno è la formazione della bava. Questa aumenta copiosamente nei giorni in cui il dente sta fuoriuscendo tagliando quindi la gengiva e anche nei giorni precedenti.

Calendario e fasi della dentizione dei bambini

Mediamente la dentizione dei neonati e dei bambini dura complessivamente tre anni, il periodo necessario per far crescere i denti da latte e per poi essere sostituiti con quelli definitivi.

La dentizione permanente inizia intorno ai 6 anni con l’eruzione del primo molare per poi completarsi intorno al dodicesimo anno con l’eruzione del secondo molare al quale, verso i 18 anni, si aggiungerà il terzo molare, noto anche come dente del giudizio.

Possiamo così schematizzare le diverse fasi della dentizione dei neonati e dei bambini:

  • tra il sesto e l’ottavo mese – inizio della prima dentatura con gli incisivi mediani inferiori;
  • tra il settimo e il nono mese – incisivi mediani superiori;
  • tra l’ottavo e il nono mese – laterali incisivi superiori;
  • tra il decimo e il dodicesimo mese – incisivi laterali inferiori;
  • tra il dodicesimo e il diciottesimo mese – primi molari;
  • tra il diciottesimo e il ventiquattresimo mese – canini;
  • tra il ventiquattresimo e il trentesimo mese – secondi molari.

Per i denti da latte (dentizione decidua), dopo la prima fase di eruzione (quella accompagnata dai principali sintomi fastidiosi per il bambino), intorno al secondo anno vi è la caduta di questi denti che poi verranno sostituiti da quelli permanenti.

Come attenuare dolore e sintomi della dentizione?

È normale che i bambini soffrano durante la fase della dentizione. Per questo cercano qualsiasi tipo di sollievo al fastidio. È quindi importante conoscere alcuni rimedi corretti per evitare che, nel tentativo di ridurre il fastidio, si inneschino altri problemi più gravi.

1. Giochi da mordere

I neonati e i bambini durante la dentizione tendono a mordere più o meno qualsiasi cosa. È possibile dar loro dei giocattoli pensati appositamente per questa fase. Si tratta di giochi realizzati con materiali non pericolosi e che generalmente vanno messi in freezer prima di poterli utilizzare. Il freddo, infatti, allevia il dolore e permette al bambino di trovare sollievo.

2. Igiene orale

La cura dell’igiene orale non è solo una cosa da grandi, ma una pratica (anche dal punto di vista educativo) che deve essere intrapresa fin dalla più tenera età. Questo anche e soprattutto per evitare che possano svilupparsi problemi più seri associati alla dentizione o che, con il passare del tempo, i denti possano danneggiarsi e essere causa di diverse e gravi patologie, non solamente legate strettamente ai denti.

3. I massaggi gengivali

Un aiuto molto utile può venire dai massaggi gengivali effettuati tramite l’applicazione di gel antinfiammatori specifici. Per i propri bambini è possibile trovare e acquistare diversi gel a base di sostanze naturali (calendula, malva, camomilla, eccetera) capaci di alleviare i sintomi dolorosi della dentizione.

4. I farmaci

Solo nei casi in cui vi sia il parere positivo del pediatra si possono somministrare farmaci a base di ibuprofene e paracetamolo. È possibile anche somministrare la tachipirina sia per abbassare la febbre sia per alleviare il dolore.

5. Il ruolo del ciuccio

Anche per quel che riguarda il ciuccio è fondamentale avere determinate attenzioni. Questo soprattutto alla luce delle tante abitudini diffuse. Spesso il ciuccio viene cosparso di miele o altre sostanze dolci per tentare di alleviare i fastidi della dentizione di neonati e bambini; questa pratica è sbagliata perché può essere la causa di carie molto dolorose e gravi.

È inoltre importante che il ciuccio, così come il biberon, vengano sostituiti già a ridosso del secondo anno di vita, con l’uso di tazze e poste e un tipo di alimentazione solida.

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