È noto che gli ormoni hanno una forte influenza sulla gravidanza, ma non influiscono solo sui nove mesi, provocando cambiamenti e alcuni disturbi fisici e non solo.

Alcuni particolari ormoni, infatti, sono responsabili anche dell’andamento del ciclo mestruale, della sua regolarità o irregolarità, ma hanno un’influenza anche sul concepimento stesso. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Gli ormoni durante il ciclo mestruale

Il ciclo mestruale, cioè il periodo che intercorre tra una mestruazione e l’altra, dura in media 28 giorni. In questo periodo di tempo nel corpo avvengono diverse modifiche: i due ormoni prodotti dall’ipofsi, l’FSH (ormone follicolo-stimolante) e l’LH (ormone liutinizzante) hanno un andamento oscillante, che cambia a seconda della fase ovulatoria in cui ci si trova.

Nei primi giorni delle mestruazioni l’ormone FSH aumenta per stimolare la crescita dei follicoli, e diminuisce una volta che il follicolo viene “selezionato” per l’ovulazione. Questo follicolo viene detto follicolo dominante. Nello stesso periodo la produzione dell’ormone LH inizia ad aumentare lentamente.

Prima che l’ormone LH raggiunga il suo picco massimo il follicolo dominante inizia a produrre ormoni estrogeni e in particolare l’estradiolo, mentre le ovaie continuano a produrre estrogeni e progesterone.

Gli ormoni durante l’ovulazione

ormoni ovulazione spotting ovulatorio

A questo punto la produzione di progesterone da parte delle ovaie aumenta sensibilmente, mentre il follicolo produce una minore quantità di estradiolo: ci si trova nella fase dell’ovulazione, il periodo più fertile dell’intero ciclo mestruale mensile.

Durante l’ovulazione può capitare (ma succede di rado) di osservare delle leggere perdite di sangue, dette spotting ovulatorio. Più comune invece durante l’ovulazione la percezione di crampi addominali, o di un vero e proprio dolore alle ovaie, che può essere più o meno intenso.

Lo spotting ovulatorio è causato dal brusco calo degli estrogeni che precede il picco ovulatorio: questa improvvisa alterazione ormonale provoca un leggero sfaldamento della mucosa uterina, che può dare origine a delle leggere perdite ematiche.

Il picco ovulatorio dura dai due ai tre giorni e in questo periodo vengono “liberati” ormoni in grande quantità. Con il picco dell’ormone LH si ha la maturazione del follicolo dominante, che una volta giunto a maturazione rilascia una cellula uovo.

È l’ovocita, che può venire fecondato dallo spermatozoo oppure essere espulso con il flusso mestruale se non avviene il concepimento. L’ovocita viene rilasciato da 16 a 32 ore dopo l’inizio dell’innalzamento dei valori dell’LH.

Ormoni e impianto dell’embrione

Con il termine ovulazione ci si riferisce al momento (che dura alcuni giorni) in cui si verifica l’espulsione dell’ovocita da parte del follicolo maturo, che si trasforma in corpo luteo e inizia a produrre due ormoni, progesterone e estradiolo, per i successivi 14 giorni.

Se in questo lasso di tempo non avviene il concepimento e quindi non si instaura una gravidanza la produzione dei due ormoni crolla, dando origine alle mestruazioni.

Se invece l’ovocita incontra uno spermatozoo che lo feconda si ha il concepimento: l’incontro tra l’ovocita e lo spermatozoo dà origine alla blastocisti, che prosegue il suo percorso attraverso le tube di Falloppio e, dai 2 ai 4 giorni successivi, arriva nell’utero: qui, dopo altri due giorni circa, avviene l’impianto all’interno della parete uterina. Anche questo processo è regolato dal progesterone, che lo facilita.

Alcune donne, in concomitanza con l’impianto dell’embrione, possono osservare delle leggere perdite di sangue, dette perdite da impianto. Dal momento che le perdite si verificano in prossimità dell’arrivo delle mestruazioni (pochi giorni prima del flusso mestruale) possono essere scambiate per lo spotting premestruale che si può verificare prima delle mestruazioni vere e proprie: qui abbiamo spiegato come distinguere i due diversi casi.

In presenza di dubbi, comunque, è bene effettuare un test di gravidanza: quelli di ultima generazione riescono a individuare l’avvenuto concepimento anche alcuni giorni prima dell’effettivo ritardo delle mestruazioni.

L’impianto dell’ovulo fecondato è un processo piuttosto lungo e può durare circa una settimana: una volta compiuto inizia quindi la produzione di un altro ormone, le Beta hCG, che segnalano l’avvio di una gravidanza.

Ormoni e gravidanza

A questo punto l’equilibrio ormonale si “sconvolge” di nuovo: nel momento in cui si instaura una gravidanza la produzione di ormoni cambia sensibilmente.

Su tutti, come detto, inizia la produzione di Beta hCG, l’ormone per eccellenza della gravidanza, che viene rilevato già pochi giorni dopo il concepimento dal test di gravidanza sulle urine o sul sangue.

Durante la gravidanza cambia anche l degli ormoni già presenti, che modificano il corpo della donna dall’interno e anche all’esterno: gli estrogeni – tra le altre cose – regolano l’espansione dell’utero, il progesterone ha tra le sue molte funzioni quella di proteggere lo sviluppo dell’embrione e la prolattina prepara (anche) la produzione del latte materno. Un meccanismo tanto complesso quanto naturale, che non smette di sorprendere e affascinare.

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