
Come funziona, quanto dura, come affrontarlo al meglio: ecco tutti i nostri consigli per vivere bene l'inserimento all'asilo nido.
La malattia mani-bocca-piedi è un'infezione che colpisce prevalentemente i bambini sotto i 5 anni di vita e che è fonte di preoccupazione per i genitori. La Dott.ssa Pillar Nannini spiega come riconoscerla attraverso i sintomi e come è meglio intervenire per un facile decorso.
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Come iniziare lo svezzamento con i consigli della pediatra
La malattia mani-bocca-piedi è un’infezione virale esantematica che colpisce in modo particolare i bambini fino ai 5 anni di età e si manifesta con un’eruzione cutanea e mucosale concentrata su mani, bocca e piedi nonché con febbre.
Questa malattia infettiva è una di quelle che preoccupa principalmente le mamme di bambini che frequentano asili nido e materne poiché è altamente contagiosa. Essa è causata da diversi enterovirus e solitamente si sviluppa entrando in contatto con materiale contaminato o goccioline disperse nell’aria.
Entriamo un po’ più nello specifico riguardo la malattia mani-bocca-piedi con le risposte date dalla nostra pediatra di fiducia, la Dott.ssa Pilar Nannini che spiegherà come affrontare questa infezione e come riconoscerla attraverso la valutazione di una corretta sintomatologia.
La malattia mani-bocca-piedi è una malattia infettiva nota tra i bambini piccoli, specie tra quelli che frequentano i primi anni di asilo nido e scuole dell’infanzia. Dott.ssa Nannini, ci spieghi meglio cosa fare a riguardo:
L’infezione è sostenuta da virus della categoria coxsackie o enterovirus i cui più frequentemente responsabili sono coxsackie A16 e gli enterovirus 71.
Una delle prime cosa da chiarire è capire che cos’è, nello specifico, la malattia mani-bocca-piedi. Dott.ssa Nannini, faccia chiarezza spiegando cosa sia questa malattia.
È un’infezione che può dare qualche linea di febbre, anche se non altissima, e un’esantema a carico dei palmi delle mani e delle piante dei piedi, associato ad un enantema, quindi a una reazione a carico delle mucose del cavo orale sotto forma di vescicole.
La presenza di vescicole nel cavo orale è particolarmente fastidiosa e dolorosa nei bambini molto piccoli. Questo perché le vescicole possono letteralmente tappezzare tutte le mucose del cavo orale e rendere molto doloroso l’atto di alimentarsi.
Il bimbo piccolo o il neonato affetto da questa patologia cosa può mangiare, quindi?
Nei bambini che hanno questo fastidio o difficoltà ad alimentarsi, è opportuno somministrare cibi o bevande molto fresche per alleviare il dolore e, su indicazioni del pediatra, eventualmente, ricorrere ad antidolorifici come il paracetamolo che possono alleviare la sintomatologia dolorosa.
I genitori di bambini affetti da malattia mani-bocca-piedi, come possono riconoscere i primi sintomi a carico, appunto, di questa infezione? Dott.ssa ci parli di quali sintomi è composta la malattia.
I sintomi che possono comparire in modo variabile nei bambini sono febbre superiore a 37.5°, raffreddore con scolo mucoso siero purulento, tosse e sintomi gastrointestinali come diarrea, dolori addominali oppure, anche, alvo mosso con feci molli o liquide.
Oltre a questi sono presenti sintomi cutanei come papule a livello della pianta dei piedi, dei palmi delle mani e vescicole all’interno del cavo orale.
Una volta accertato, attraverso la sintomatologia, che il bimbo è affetto da malattia mani-bocca-piedi, come è possibile curarlo e, in modo particolare, quanto dura l’infezione? Dott.ssa Nannini, ci spieghi approfonditamente.
La cura della mani-bocca-piedi è di supporto, quindi, cibi freschi, liquidi freschi e antidolorifici e antipiretici al bisogno.
Essendo una malattia virale, si autolimita in un tempo variabile da una settimana a quindici giorni. Nei casi più gravi dove il bambino non riesce ad alimentarsi nemmeno con i cibi freschi e neanche con bevande fresche, è opportuno contattare il pediatra e, in rari casi, è richiesta l’ospedalizzazione per la difficoltà ad alimentarsi.
Una delle domande delle mamme che spesso non trovano una risposta adeguata o soddisfacente riguarda proprio il rientro al nido o alla materna del piccolo affetto da mani-bocca-piedi. Dott.ssa Nannini, può spiegarci meglio quando questo sia possibile?
Per il ritorno in ambiente scolastico o in qualsiasi ambiente di collettività, è opportuno che il bambino non presenti più i sintomi iniziali, quindi, sia respiratori come la coriza o la rinorrea, quindi lo scolo nasale, oppure i sintomi gastrointestinali come la diarrea e i dolori addominali.
Anche l’appetito è bene che venga ripristinato completamente proprio per ovviare a qualsiasi problema di alimentazione che potrebbe insorgere in ambiente scolastico.
Articolo originale pubblicato il 4 dicembre 2020
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