Molte donne presentano una condizione particolare chiamata ovaio multifollicolare o “multicistico”, che indica la presenza, all’interno dell’ovaio, di alcune cisti follicolari – quelle che contengono gli ovuli – di numero e dimensioni variabili (solitamente da 5 a 10). Non va confusa con la sindrome dell’ovaio policistico, che indica invece la presenza di un maggior numero di cisti, ma di dimensioni ridotte.

Cos’è l’ovaio multifollicolare

L’ovaio multifollicolare è una condizione che interessa circa 10 donne su 100, spesso è asintomatica e si può individuare tramite una visita ginecologica. Le cisti presenti all’interno dell’ovaio sono dovute forse all’effetto anomalo degli ormoni, che portano alla crescita (in ordine sparso) delle cisti follicolari che contengono gli ovuli. Tale disturbo può anche provocare un’alterazione del ciclo mestruale e in alcuni casi può avere effetti sull’ovulazione, fino alla comparsa di cicli anovulatori (quelli in cui non si verifica ovulazione).

Si confonde spesso con l’ovaio policistico, che presenta invece un numero più alto di cisti, con dimensioni che, però, non superano i 10 mm (a differenza dell’ovaio multifollicolare). L’ovaio policistico è una condizione che può rendere più difficoltosa (anche se non impossibile) la ricerca di una gravidanza. In alcuni casi l’ovaio multifollicolare può, con il tempo, diventare un ovaio policistico.

Le cause dell’ovaio multifollicolare

Le cause che determinano la comparsa delle cisti nell’ovaio non sono del tutto chiare, probabilmente a determinarne lo sviluppo sono fattori ormonali. Ne soffrono soprattutto le donne in età fertile e può essere determinata anche dalla presenza di alcuni disturbi come amenorrea, anovulazione, iperprolattinemia (eccessiva produzione di prolattina), iperstimolazione ovarica (in conseguenza di terapie di fecondazione assistita).

Anche l’interruzione dell’assunzione dei contraccettivi ormonali può avere un ruolo nella comparsa delle cisti, che tuttavia spesso si risolve da sola, senza alcun tipo di intervento o terapia.

I sintomi dell’ovaio multifollicolare

Molte donne non sanno di avere un ovaio multifollicolare finché non sono sottoposte a un’ecografia, durante una visita medica. È l’esame ginecologico infatti a individuare la presenza delle cisti irregolari all’interno dell’ovaio. Spesso si tratta di una condizione asintomatica, che può essere segnalata però anche da alcune alterazioni del ciclo mestruale.

Tra i sintomi più comuni riscontrati dalle donne che hanno un ovaio multifollicolare si trovano mestruazioni irregolari e che presentano flussi particolarmente abbondanti o, al contrario, “ridotti”. Anche amenorrea (mancanza di mestruazioni), polimenorrea e oligomenorrea, cioè un intervallo troppo lungo tra un flusso mestruale e l’altro (oltre i 32 giorni) potrebbero indicare la presenza di un ovaio multifollicolare.

Altri sintomi associati all’ovaio multifollicolare sono acne e peluria eccessiva: per una diagnosi bisogna rivolgersi al proprio medico, che valuterà la situazione e consiglierà alla donna eventuali ulteriori approfondimenti o terapie.

Ovaio multifollicolare e fertilità

Come anticipato, solitamente la presenza di un ovaio multifollicolare non ha conseguenze negative sulla fertilità della donna, e non ostacola né ritarda l’instaurarsi di una gravidanza, a patto che le cisti ovariche non influiscano negativamente sull’ovulazione.

Se nella maggior parte dei casi tale condizione non necessita di terapia e si risolve spontaneamente, in alcuni casi invece può alterare il ciclo dell’ovulazione fino a impedirla: sarà il medico, anche in questo caso, a valutare quali misure adottare per ripristinare la regolarità del ciclo mestruale.

La cura dell’ovaio multifollicolare

Generalmente per l’ovaio multifollicolare in assenza di altre patologie alla donna non vengono prescritte cure specifiche, ma è consigliato seguire uno stile di vita sano e, se necessario, apportare alcune modifiche alla propria dieta, che dovrà essere a ridotto contenuto di grassi.

Per “aggiustare” le anomalie del ciclo mestruale il medico può consigliare inoltre l’assunzione della pillola contraccettiva per regolarizzare la produzione di ormoni e curare le alterazioni del ciclo.

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